Giovanni Toti, presidente azzurro della Regione Liguria e commissario per l’emergenza del Ponte Morandi, in una intervista a Repubblica spiega: “Ad avviare il cantiere deve essere Autostrade, anche se a costruire potrà essere un’azienda di Stato come chiede il vicepremier”. “La legge prevede che la ricostruzione sia a carico del concessionario. E il concessionario, attualmente, è Autostrade”.
“Sono favorevole al fatto che Fincantieri costruisca il ponte, ha le capacità tecniche per farlo. È una realtà importante di Genova, crea occupazione e ricchezza. II governo ci pensi, però: dovremmo aspettare la modifica di leggi o la fine di un lunghissimo contenzioso per fare ripartire il cantiere. Occorre un accordo di tutte le parti per ripartire subito”.
Prorogherebbe, oggi, la concessione ad Autostrade? “Io non ho voce in capitolo, l’hanno avuta l’Europa e il Mit. Dico solo che questa città ha bisogno della Gronda. E il governo e lo Stato non hanno i 4 miliardi e mezzo per finanziarla”.
“Qualsiasi decisione prenda il governo, non ritardi neppure di un minuto l’avvio dei cantieri per la ricostruzione del ponte. E si facciano, ancora più rapidamente, le grandi opere come la Gronda”.
Secondo Giovanni Toti “nazionalizzare è il rimedio sbagliato: quando ci furono guai sulla Salerno-Reggio Calabria, l’autostrada era pubblica”.
Il governatore della Liguria apre all’ingresso di Cassa depositi e prestiti in Autostrade: “È un’ipotesi che devono vagliare Autostrade e Cdp, nell’ambito dell’autodeterminazione di due società di diritto privato. Alla luce del nuovo ruolo che Cdp vuole assumere come motore economico del Paese, mi pare una scelta coerente. E più ragionevole della nazionalizzazione”.