"Da una lettura attenta del programma del candidato della sinistra Giuliano Pisapia emergono radicali differenze rispetto al governo della città degli ultimi dieci anni di Gabriele Albertini e Letizia Moratti". Lo dichiara il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, che spiega: "Differenze sulle quali tutti i cittadini milanesi sicuramente rifletteranno prima di esprimere il proprio voto domenica 29 e lunedì 30. Si tratta infatti di due visioni contrapposte di Milano: la Milano di Pisapia, con più tasse, meno lavoro e meno sicurezza, e quella della buona amministrazione di Letizia Moratti. In questi anni il centrodestra non ha aumentato di un euro le tasse dei milanesi, ha tolto l’addizionale Irpef e ha garantito le tariffe sull’acqua tra le più basse d’Italia. Nel suo programma invece Pisapia dice di voler rivedere gli estimi catastali e introdurre nuovi pedaggi stradali. Tradotto significa reintroduzione dell’Ici e più tasse per i cittadini. Letizia Moratti è il sindaco che ha portato a Milano Expo, un’occasione di sviluppo e lavoro. Il programma di Pisapia propone invece la revoca del Piano di Governo del Territorio, lo stop allo sviluppo immobiliare ed il blocco delle opere pubbliche. Tutto questo significa paralisi economica e meno lavoro per tutti. Sul fronte della sicurezza, mentre Letizia Moratti ha garantito un impegno costante nel pattugliamento stradale e nella lotta all’immigrazione clandestina, in modo da conciliare immigrazione e legalità, il programma di Pisapia prevede di togliere ai vigili tutte le funzioni di pubblica sicurezza. Il loro compito quindi sarà solo quello di dare multe. Sono certa che i milanesi rifiuteranno con forza questa prospettiva e non lasceranno la città in mano alla sinistra".
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