Mariastella Gelmini, capogruppo alla Camera di Forza Italia, intervistata dal Corriere della Sera chiude una volta per tutta alla possibilità di dialogare con il Movimento 5 Stelle: “Per noi è impossibile”, dichiara, “non sono loro che dicono no a noi, siamo noi ad essere indisponibili a fare un governo con loro. Non conoscono l’abc della politica, non hanno rispetto per gli elettori né alcuna cultura istituzionale”.
“Ci eravamo illusi che avessero acquisito una certa maturità dopo il percorso fatto assieme al centrodestra unito per eleggere in accordo i presidenti delle Camere. E invece con le sue parole Di Maio dimostra che non hanno appreso nemmeno i primi rudimenti dell’ortografia politica. Berlusconi non ha bisogno di legittimazioni: anche questa volta è stato votato da milioni e milioni di cittadini. Quei milioni che loro, senza senso delle istituzioni, disprezzano”.
Dunque, prosegue Gelmini, “siamo noi a non voler avere a che fare con chi in modo infantile considera le istituzioni una giostra su cui fare subito un giretto per paura che poi non ci sia più la possibilità, visto che il signor Di Maio sembra avere molto chiaro il limite dei due mandati al quale anche lui deve sottomettersi”.
“Se loro sono il primo partito con il 32% – sottolinea l’azzurra – noi siamo la prima coalizione con oltre il 37%. E quando dico noi intendo tutto il centrodestra unito”, “tocca a noi governare, e a Salvini fare il premier, sulla base del programma che abbiamo presentato”.
“Noi ci fidiamo di Salvini, pensiamo che abbia l’ambizione di fare il premier e non il socio di minoranza di Di Maio, e solo rimanendo a capo di un centrodestra unito potrebbe diventarlo. E sono convinta che il centrodestra si muoverà unito oggi come unito si è presentato ieri, o sarebbe un tradimento della volontà degli elettori”.
Siete aperti anche a un governo con il Pd? “Siamo assolutamente aperti al confronto — col Pd, col Gruppo Misto — perché guardiamo all’interesse del Paese. La posizione aventiniana del Pd è una fuga, io invece auspico ci sia una assunzione di responsabilità. Ma è chiaro che parlare di governo oggi è del tutto prematuro”.