Mariastella Gelmini (Forza Italia) è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus. Gelmini sarà capolista di Forza Italia alle elezioni del Comune di Milano. “La mia candidatura – ha spiegato Gelmini – è legata alla volontà di dare risposte concrete ai milanesi e alla qualità di vita dei milanesi, che con la giunta Pisapia è fortemente peggiorata. Mi sono candidata perché Berlusconi mi ha affidato questo compito, ma anche perché sono molto legata a Milano. Il futuro dell’Italia è inevitabilmente collegato a ciò che capita a Milano, soprattutto dal punto di vista politico. Quando vincemmo a Milano, Berlusconi andò al governo; nell’ultima tornata elettorale abbiamo perso a Milano e anche alle politiche. Dal punto di vista elettorale è un test importante. Il candidato della sinistra è stato fortemente voluto da Matteo Renzi. Come dimostrano i dati Istat, siamo di fronte ad una crescita modestissima, abbiamo una pressione fiscale altissima e moltissimi problemi. Il tempo della comunicazione renziana sta lasciando spazio ad una certa delusione da parte dei cittadini. Se il centrodestra vincesse a Milano sarebbe un avviso anche al governo Renzi. Non condivido l’affermazione di Fini che parla di crisi della classe dirigente del centrodestra. Berlusconi per Milano ha scelto Parisi che è un uomo del fare, fuori dai partiti. E’ una persona che non si nasconde dietro un approccio tecnico come quello di Sala. Lui ha detto che vuole rappresentare una nuova stagione politica che dia risposte ai cittadini. Sala invece è il candidato di Renzi, etero diretto da Palazzo Chigi. E’ un candidato che ha il trascinamento di Expo, ma è anche vero che c’è un grande buco nero riguardo i conti di Expo. Mi auguro che venga concessa una commissione d’inchiesta sui conti, perché l’Expo è stato un successo di Letizia Moratti che l’ha fortemente voluto. Renzi non deve avocarlo a sé e nemmeno Sala. Sala aveva il compito della gestione dell’evento, che è stata buona, ma deve essere suffragata dai conti, ancora però non li conosciamo”.
In merito alle amministrative a Roma. “A Roma c’è confusione nel centrodestra – ha affermato Gelmini -. Mi auguro che il centrodestra ritrovi una sua unità anche a Roma, intorno al nome di Guido Bertolaso. L’ho visto operare quando ci fu il terremoto a L’Aquila, con grande trasparenza, onestà e passione civile. L’ho visto risolvere problemi complessi in tempi rapidi e con capacità di gestione. Berlusconi ha fatto bene a scegliere Bertolaso che, come Parisi, è un uomo del fare. E’ la persona adatta a risolvere le emergenze di Roma. Mi auguro che prevalga il buon senso rispetto agli egoismi di partito e alle conflittualità che allontanano i cittadini dalla politica. So che Salvini tiene all’unità della coalizione, mi auguro che anche a Roma si ritrovi unità. Dove ha governato la sinistra le città sono meno sicure, le tasse sono aumentate e la qualità dei servizi è diminuita. Il centrodestra vuole portare avanti un modello di buon governo”.
Discussione su questo articolo