Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo a “Mattino Cinque”, su Canale 5, ha parlato della situazione politica italiana. “Il centrodestra andrà avanti unito”, ha sottolineato l’azzurra. “Ieri – ha fatto sapere Gelmini – il presidente Berlusconi ha sentito Salvini e ha ribadito la nostra posizione. Il leader di Forza Italia e’ stato colui che ha fondato il centrodestra, il centrodestra e’ arrivato primo alle elezioni e non ha avuto la maggioranza ma ha raccolto il 37% dei consensi sulla base di un programma che e’ stato sottoscritto da Berlusconi, dalla Meloni e da Salvini, quindi per noi si va avanti con questa coalizione. Mai sara’ Berlusconi a rompere il centrodestra, perche’ il centrodestra e’ garanzia di buon governo”.
“Noi osserviamo questa crisi, come gli italiani, con molta incredulita’ e preoccupazione, perche’ francamente abbiamo combattuto in questi anni il bullismo a scuola e ci sembra di vedere un bullismo in politica. L’atteggiamento di Di Maio e’ un atteggiamento incomprensibile, perche’ la mattina chiede la messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica, la sera va con il cappello in mano a chiedere scusa e cercare di formare un governo. Se questi sono i leader a cui l’Italia deve andare in mano Dio ci aiuti”.
“Vedo da parte di Di Maio – ha aggiunto – l’incapacita’ di convincere persino i suoi, persino i parlamentari dei 5 Stelle avanzano notevoli dubbi sulla leadership di un ragazzo che dimostra tante ambizioni ma pochissima capacita’. In questa situazione il presidente Berlusconi si augura che ci sia la responsabilita’, il buon senso di mettere al primo posto l’Italia”.
Secondo l’azzurra le strade sono due: “O nasce un governo politico, un governo che abbia la fiducia del Parlamento e che affronti le grandi questioni – il tema della legittima difesa, il tema della flat tax, il tema del lavoro e della disoccupazione giovanile, i sostegni alle imprese – oppure meglio andare a votare in modo ordinato, con un accordo tra tutte le forze politiche per non far correre rischi al Paese. Perdere tempo francamente, non ci sembra la strada migliore”.
”A me pare che il problema per Di Maio si chiami Di Battista, non Savona. Il problema è che internamente c’è una grande conflittualità, molte perplessità sulle capacità di Di Maio. Di Battista si sta scaldando, adesso fa un viaggio all’estero ma tornerà presto e il risultato è che per Di Maio o adesso si aprono le porte di palazzo Chigi o mai più”. “Di Maio sta dimostrando di mettere al primo posto i suoi interessi, la sua carriera politica e non l’Italia”.