La Gazzetta del Sud dedica un focus alla visita del presidente della Repubblica Italiana in Sud America, titolando “Mattarella riavvicina America Latina ed Europa”.
“La punta a sud dell’America Latina, prima di lasciare il Cile e arrivare in Paraguay. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato la Patagonia, nel corso del viaggio ufficiale in Sudamerica. La missione è anche una tappa di (ri)avvicinamento fra America Latina ed Europa, alla vigilia del vertice di Bruxelles, il 17 e 18 luglio, fra i Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea e della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac)”, si legge sul quotidiano.
Il capo dello Stato, in Patagonia, ha visitato Fuerte Bulnes, che si affaccia sullo Stretto di Magellano, 50 chilometri a Sud di Punta Arenas, e il Museo Salesiano Maggiorino Borgatello. Poi ha salutato la comunità italiana.
“E’ un piacere incontrarvi in questo posto a Sud del magnifico Paese amico dell’Italia, che è il Cile. Un posto particolarmente importante – ha detto Mattarella -. Questo non è soltanto il punto in cui vi è stata quella straordinaria avventura che ha fatto individuare lo Stretto di Magellano. E’ un luogo che diventerà sempre più importante perché l’Antartide crescerà di importanza nel mondo, sempre di più”. Gli italiani si sono inseriti “pienamente nella comunità cilena – ha aggiunto il Presidente -. Sono arrivati da diverse regioni di Italia, in maniera operosa, con all’inizio grande sacrificio, grande lavoro, ma con grande successo. E’ un piacere incontrarvi per ringraziarvi dell’idea di mantenere unita” la comunità, di “mantenere il pensiero nei confronti dell’Italia”. Prossima tappa del viaggio, Asuncion, perla prima visita ufficiale di un Presidente della Repubblica italiano in Paraguay. Il legame fra i due continenti ha radici storiche ma guarda all’oggi.
“America Latina ed Europa – ha ricordato Mattarella all’università del Cile – possono, insieme, essere avvocati di buone cause, condividendo la visione di un mondo in cui i rapporti internazionali siano basati sul metodo del multilateralismo e sulla costruzione di istituzioni comuni”.