Dal francese Le Monde, al britannico Indipendent, all’Huffington post americano e spagnolo, fino al sito Canada.com. Le parole di Guido Barilla, che ha giurato che mai fara’ uno spot gayfrendly, hanno immediatamente fatto il giro del mondo, riprese dai quotidiani online e dalle maggiori agenzie internazionali. Che hanno puntato l’accento soprattutto sulla conclusione del presidente della Barilla: se ai gay "piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangiano, altrimenti mangeranno un’altra pasta". E cosi’ l’Haffington post, nella versione statunitense e spagnola, titola: "Il presidente Barilla non mettera’ mai i gay in una sua pubblicita’: ‘che mangino altra pasta’ ". Gli fa eco l’America blog, "i gay mangino un altro tipo di pasta", mentre il Phillymag, magazine di Filadelfia titola: "Barilla la pasta piu’ omofobica nella vostra dispensa". Il britannico Indipendent punta l’accento sul boicottaggio partito dopo le sue affermazioni, ricordando la frase "Non usero’ mai coppie omosessuali nella mia pubblicita’".
In Francia, Le Monde titola "Il patron di Barilla non vuole omosessuali nella sua pubblicita’", mentre Metronews scrive: "Barilla agli omosessuali: mangiate altra pasta". Sulla stessa linea 20 minutes.fr e Le matin "I gay devono mangiare altra pasta". Punta sulle dichiarazioni fatte poco dopo dallo stesso France Tv: "Il patron di Barilla si scusa dopo le sue frasi sugli omosessuali". Le parole pronunciate da Pietro Barilla alla trasmissione radiofonica la Zanzara hanno raggiunto anche il Canada. "La Barilla non vuole pubblicita’ con coppie Gay", si legge sul sito di Canada.com. La maggior parte dei siti danno conto delle proteste immediatamente partite su tutti i social network, con l’invito a boicottare la Barilla.
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