Il Gay Pride ‘non e’ una carnevalata o una pagliacciata’, e ‘sostenere i diritti degli omosessuali non puo’ e non deve essere in alcun modo contrapposto al sostegno verso la famiglia’. Anzi: ‘oggi dobbiamo promuovere la discussione sulle leggi a tutela dei diritti delle coppie omosessuali’, ‘dare diritti non significa toglierli ad altri’. Laura Boldrini parla tra gli applausi alla giornata d’apertura del Pride nazionale, a Palermo. Parole nette, quelle del presidente della Camera, accolte quasi con un’ovazione.
A Roma, invece, il neo sindaco Ignazio Marino ha deciso di delegare un consigliere comunale a rappresentare il comune al Pride della Capitale di sabato, suscitando le critiche degli organizzatori. ‘Non sta a me valutare le scelte del sindaco – commenta Boldrini – come rappresentante delle Istituzioni ho sentito il dovere di essere a Palermo perche’ credo fortemente nei diritti di tutti’. Marino, dal canto suo, prova a smorzare la polemica, in un messaggio ai promotori della manifestazione: ‘Voglio ribadire, da sindaco, il mio impegno affinche’ a Roma i diritti di tutti siano garantiti e venga sradicata ogni forma di intolleranza’.
Al fianco della Boldrini, a Palermo, c’e’ anche il ministro per le Pari opportunita’, Josefa Idem. La rappresentante del governo promette ‘un disegno di legge sulle unioni civili, cosa che sempre piu’ cittadini e cittadine chiedono giustamente’, specificando di essere venuta a Palermo ‘per portare un segnale concreto di attenzione da parte del governo alle istanze della societa’ che non possono essere sottaciute’. Il Paese, insiste Idem, ha l’urgenza ‘di dotarsi di una norma che estenda la legge Mancino per punire i reati contro l’orientamento sessuale’, quindi il ministro fa appello al Parlamento perche’ ‘ci sia l’appoggio piu’ ampio possibile, dando cosi’ un segnale di grande maturita”.
Boldrini e Idem sembrano camminare a braccetto, in una sorta di connubio istituzionale, appoggiando la piattaforma rivendicativa degli organizzatori del Pride che, sostiene il sindaco Leoluca Orlando, fa di Palermo ‘la capitale dei diritti’, riallacciandosi al video-messaggio inviato dal presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il quale parla del ‘Pride piu’ a sud d’Europa’. ‘Nessuno ha il diritto di ridicolizzare questo nostro incontro’ incalza Boldrini; ‘non esistono rivalita’ nella lotta contro le discriminazioni e contro le privazioni’, rimarca il presidente della Camera, invitando a guardare all’Europa che ‘ci chiede anche di ampliare lo spettro dei diritti riconosciuti’. ‘In Italia – prosegue – l’azione politica e legislativa deve essere tesa a prevedere finalmente tutele per le vittime di omofobia e di discriminazione omofobe, nonche’ fattispecie di reato per chi aggredisce una persona solo perche’ lesbica, gay, bisessuale o transegender’. Perche’, puntualizza scandendo le parole, ‘l’omofobo, il maschilista e il razzista sono figli della stessa sottocultura alimentata dal pregiudizio’. E ‘a chi dice che al Pride si ostenta troppo’, il ministro Idem risponde che non c’e’ nulla di male ‘a far vedere di essere orgoglioso della propria identita’, nulla per cui vergognarsi’.
Discussione su questo articolo