Il governo Monti entra nella ormai famosa "fase 2", con le misure del "cresci Italia". E il PdL si sente in dovere di chiedere al governo un "confronto preventivo sui vari aspetti della crescita, delle liberalizzazioni, delle politiche europee". La richiesta arriva attraverso Maurizio Gasparri, presidente dei senatori pidiellini, ma già Silvio Berlusconi nei giorni scorsi aveva fatto capire che il governo Monti avrebbe dovuto coinvolgere e consultare il Popolo della Libertà, se davvero interessato ad avere il sostegno del partito in Parlamento.
A proposito di Tobin Tax, "o viene applicata in tutto il mondo o penalizza chi fa ricorso ad essa", sottolinea Gasparri. "Ora la Francia, preso atto di questa elementare realtà, ripiega su misure di minore rilevanza". "Nel quadro interno è urgente fare luce sull’utilizzo a beneficio delle imprese degli ingenti fondi che la Bce ha prestato agli Istituti di Credito italiani. Di questo – annuncia il senatore – parleremo presto in Parlamento e porremo la questione al governo ed al mondo bancario".
L’Italia su temi importanti dovrà dire la sua, "c’è molto da lavorare ed è per questa ragione che i partiti devono svolgere la loro funzione". E nella fase che si sta aprendo, "il PdL farà la sua parte, con incontri e riunioni per ribadire e aggiornare tutte le proprie proposte".
Oggi Gasparri interviene anche sul tema Rai, che Monti – ha fatto capire ieri intervistato a ‘Che tempo che fa’ – vorrebbe privatizzare: "Tutti coloro che hanno voglia di privatizzare la Rai si vadano a leggere la legge vigente che consente la cessione di interi rami d’azienda. Se ci fosse la volonta’ politica, senza dover varare nuove norme, domani mattina si potrebbe avviare la procedura di vendita di intere reti Rai. Ma c’e’ la volonta’ politica di fare questo?", si chiede il capogruppo PdL a Palazzo Madama, che aggiunge: "Io una legge che lo consente l’ho portata all’approvazione, ora vediamo alla prova dei fatti e vediamo se questo obiettivo sara’ praticabile".
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