Laura Garavini, senatrice Pd eletta nella ripartizione estera Europa, continua a sparare ad alzo zero contro il governo Jamaica. Secondo la senatrice “i gialloverdi litigano su tutto tranne sull’azzeramento dei fondi all’editoria. Il diritto dovere all’informazione è un principio costituzionale. Non possono pensare di calpestarlo cancellando il finanziamento pubblico”.
Garavini, vicepresidente Commissione Difesa, prosegue: “Chi ha scritto la Costituzione aveva patito la privazione della libertà di pensiero. E hanno tutelato questo principio, fondamentale per ogni democrazia, proprio perché conoscevano la dittatura. Oggi si vuole tornare indietro. Invece di sostenere la libertà di informazione, si sceglie di darle il colpo di grazia”.
“Il taglio colpirà tra l’altro le testate legate alle minoranze linguistiche, anch’esse tutelate dal dettato costituzionale, e i giornali italiani all’estero, veicolo fondamentale per la promozione della nostra lingua e cultura nel mondo. Il finanziamento pubblico è di vitale importanza per l’esistenza di tante piccole redazioni. Che certo non rappresentano lobby o centri di potere, come i gialloverdi vorrebbero far credere”.
“Il governo ascolti gli appelli che giungono da più parti”, continua Garavini avviandosi alla conclusione: “Non solo da noi dell’opposizione, ma anche dall’Ordine dei Giornalisti, dalla Federazione nazionale della stampa italiana e dalle altre sigle sindacali del settore. Provocare la chiusura di centinaia di redazioni creerà solamente migliaia di disoccupati. In un comparto come quello dell’editoria, già duramente colpito da una lunga crisi di settore”.