Un ritiro a oltranza, a sette giornate dalla fine del campionato, e’ un evento piu’ unico che raro in casa Milan. Ma e’ tempo di crisi, e dopo il ko di Bergamo lo stesso Sinisa Mihajlovic ha ammesso che "e’ l’ultima cosa che rimane da fare", nemmeno troppo convinto che possa bastare. "E’ un momento difficile ma la finale di Coppa Italia, se vinta potrebbe cambiare la storia della stagione" ha detto Adriano Galliani prima di presentarsi a Milanello in mattinata per parlare con l’allenatore e strigliare la squadra.
Il tempo e’ poco, sabato a San Siro arriva la Juventus e una nuova disfatta potrebbe essere letale al serbo, che coltiva ancora speranza di raddrizzare la stagione nella finale di coppa Italia del 21 maggio, proprio contro i bianconeri. Cristian Brocchi, oggi allenatore della Primavera, sarebbe la soluzione in corsa, anche se al Milan nessuno vuole bruciare un altro esordiente. A fine stagione il suo nome sara’ comunque caldo in caso di esonero, anche perche’ le alternative non abbondano, anche alla luce dell’ultimo scambio di battute a distanza fra Silvio Berlusconi ed Eusebio Di Francesco.
Lo spogliatoio resta dalla parte di Mihajlovic. Anche se in campo a Bergamo nessuno ha giocato la partita della vita e dopo piu’ d’uno ha mugugnato per la notizia del ritiro. In particolare il colombiano Bacca, reduce da dieci giorni in Sudamerica per gli impegni con la propria nazionale. I giocatori si sono dovuti accontentare di qualche ora di liberta’ nel pomeriggio, giusto per recuperare le auto e qualche effetto personale. E domani mattina alcuni di loro parteciperanno ai funerali di Cesare Maldini (non tutta la squadra, nel rispetto delle richieste della famiglia che vuole un rito sobrio). Intanto, in mattinata, si e’ presentato a Milanello Galliani. Prima ha parlato in separata sede con Mihajlovic, poi entrambi hanno usato toni forti e decisi in spogliatoio davanti alla squadra al completo. L’ad ha esortato i giocatori a riflettere sui motivi dello scarso rendimento, convinto che non sia un problema ne’ di condizione fisica ne’ di qualita’ tecnica. Ha insistito sulla necessita’ di mantenere alte concentrazione e motivazioni, sottolineando come non sia possibile conquistare 2 soli punti nelle ultime 4 partite, tutte con squadre che seguono in classifica, a fronte dei 9 risultati utili consecutivi fra gennaio e febbraio, con 2 vittorie e 2 pareggi contro le prime 5 del campionato.
L’altro aspetto evidenziato dall’ad e’ l’unico punto ottenuto nelle 5 partite dopo le soste di questa stagione. "E’ un momento difficile, stavamo andando bene, a un ritmo molto buono poi questi due punti in quattro partite sono stati assolutamente inaspettati, ci stiamo chiedendo come mai – e’ la sua analisi pubblica, a ‘Radio anch’io lo sport’, su Radio 1 -. E’ una stagione che speriamo di poter ancora riprendere e finire bene con la finale di coppa Italia. Se vinta, potrebbe cambiare la storia di questa stagione".
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