Diciotto delegazioni che, capitanate dai capi di stato e di governo di altrettanti paesi – cui si aggiungono i vertici dell’Ue e delle principali organizzazioni internazionali – hanno ‘saturato’ la nota localita’ turistica Messicana di Los Cabos: oltre 4.400 le camere prenotate in occasione del G20 con una media di 17 mila notti d’albergo bloccate.
Mentre ai giornalisti provenienti da ogni angolo del pianeta e’ stato riservato un hotel che ospita numerose sale stampa, per i lavori dei leader e’ stata realizzata, in tempi record, una struttura ad hoc. Un mega centro convegni costato – e’ la cifra ufficiale fornita dal governo messicano – 840 milioni di pesos, quasi 50 milioni di euro per 26 mila metri quadrati in grado di ospitare 6.400 persone con tre sale esposizione, 7 sale conferenza, su cui il Messico punta, dopo il vertice, per lanciare il turismo congressuale nella zona.
Una zona, quella del vertice, blindata. Per la sicurezza sono stati schierati 4.600 uomini, tra polizia locale, federale e statale, esercito e guardia presidenziale. Lungo il ‘corridor’, la strada che unisce Los Cabos a Cabo San Lucas – le due localita’ che fanno da cornice all’evento – si incontrano in continuazione uomini delle forze armate vestiti da ‘robocop’, fucili puntati, su jeep scoperte. Per la sicurezza dell’area in cui tra oggi e domani si riuniranno i Grandi del Mondo: dal presidente americano Barack Obama a quello russo Vladimir Putin, dai leader europei come Mario Monti, Francois Hollande, Angela Merkel, David Cameron e Mariano Rajoy al presidente cinese Hu Jintao, passando per la presidente del Brasile, Dilma Roussef.
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