Cristina Fernandez de Kirchner spiegherà al G20 come ha fatto l’Argentina ad uscire dalla crisi e darà in questo modo lezioni di "default" a Obama e agli altri leader mondiali. Infatti, ciò che sta succedendo in Grecia ricorda moltissimo quanto e’ avvenuto a Buenos Aires alla fine del 2001, quando e’ stato dichiarato il default.
La "presidenta", che il 23 ottobre scorso ha conquistato la rielezione con il 54% dei voti, parte oggi per Cannes, dove si terrà il G20. Previsto a Cannes anche un incontro bilaterale fra lei ed il presidente degli Stati Uniti. E’ stato proprio Barack Obama ad invitare Cristina: domenica Hillary Clinton le aveva telefonato, oggi Ben Rodhes, numero due del Consiglio di Sicurezza Nazionale, spiega che il bilaterale Usa-Argentina "sarà un’opportunita’ per rafforzare un rapporto, che, negli ultimi due anni, ha avuto alti e bassi".
Secondo alcune indiscrezioni di stampa argentina, Cristina Fernandez nel G20 enfatizzerà le differenze tra i programmi di aggiustamento recessivo dell’Unione Europea, e la politica di impulso della domanda interna e di protezione dei posti di lavoro, dispiegata dal governo argentino.
Amado Boudou, ministro dell’Economia e vice presidente eletto, nella recente riunione a Londra dei suoi pari del G20, ha anticipato: "Lei punta sul lavoro come asse della crescita e, ancor piu’ importante, con inclusione sociale". In pratica cio’ che sosterra’ la brasiliana Dilma Rousseff. Secondo gli analisti, sia Cristina che Dilma avvertiranno che con le ricette del Fondo Monetario Internazionale, le stesse subite a suo tempo da Argentina e Brasile, per la Grecia non c’e’ scampo.
Oltre a tutto ciò, tanta è la curiosità politica che suscita l’incontro fra la presidenta e Obama, con i possibili riflessi sull’Argentina e su tutta l’America Latina.
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