Silvio Berlusconi, in conferenza stampa dopo il G20, rivela che l’opposizione era a conoscenza di quali misure anti-crisi avrebbe proposto l’Italia all’Europa, per assicurare la stabilità del quadro economico e finanziario. Il presidente del Consiglio è molto chiaro: “Prima di recarci a Bruxelles abbiamo portato a conoscenza dell’opposizione il documento che avevamo prodotto nella notte nella stesura definitiva. Lo hanno avuto prima che lo abbia avuto la Commissione europea". E’ stato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a chiedere che l’opposizione venisse informata: il Quirinale “auspicava che da parte delle opposizioni ci fosse una convergenza con la maggioranza sulle misure anti-crisi”; una posizione che “abbiamo fortemente apprezzato”. "Il presidente Napolitano ha operato in una maniera per la quale sento di doverlo pubblicamente ringraziare", ha aggiunto il premier, sottolineando che “siamo tutti sulla stessa barca”.
Ora le misure anti-crisi devono essere approvate in Parlamento. E il governo chiederà la fiducia, nonostante la maggioranza in queste ultime ore abbia perso alcuni pezzi. Ma il ricorso alla fiducia, spiega il presidente del Consiglio, è inevitabile, “un fatto obbligatorio” con questa architettura istituzionale. Allo stesso tempo, per Berlusconi è anche “un atto di coraggio”, perché se la fiducia dovesse venire a mancare “il governo si deve dimettere”. Votare contro le misure che ci chiede l’Europa, tuttavia, sarebbe come votare contro l’Italia: chiedendo un “atteggiamento responsabile” da parte dell’opposizione, il Cav spiega: “Votare contro non è votare contro la maggioranza, ma contro l’Italia, e vogliamo che l’opposizione abbia chiara la responsabilità che si assumerebbe ove si ponesse con ostruzionismi o altro in contrasto alle misure".
Il Cavaliere parla anche della moneta unica, e ricorda che con il cambio lira-euro “si e’ verificato l’impoverimento di fasce importanti della popolazione. È colpa del cambio fatto da quel governo (governo Prodi, ndr) che noi da sempre abbiamo considerato incongruo e pesante per l’Italia".
“L’Italia non sembra comunque un Paese in forte crisi”, osserva Berlusconi, anzi, “è un paese benestante”, visto che i "consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, sugli aerei a fatica si trovano posti" e anche le mete delle vacanze "sono piene". "Se andate in Italia non vi accorgerete che il Paese sente qualcosa che possa assomigliare a una grande crisi".
"Noi subiamo la mancanza di credibilita” ereditata ‘dal passato per certi comportamenti del passato’. Nei confronti dell’Italia, dice Berlusconi, ‘c’e’ un pregiudizio antico che ha radici antiche, che riguarda l’Italia con la sua storia recente e meno recente" Al G20 ‘ho trovato grande apprezzamento nei confronti di Tremonti’ da parte dei ministri stanieri, assicura il premier aggiungendo che ‘per quanto mi riguarda ho rapporti di forte amicizia con tutti".
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