L’Africa, secondo uno studio pubblicato dal Sole 24 Ore, nel giro di dieci anni raddoppierà la sua produzione manifatturiera da 500 a 930 miliardi di dollari all’anno e avrà una forza lavoro pari a quella che oggi ha la Cina. Fra consumi delle famiglie e acquisti delle imprese, ogni anno spenderà 5.600 miliardi di dollari.
Secondo lo studio, firmato McKinsey, l’Africa rappresenta il continente del futuro. Nella seconda edizione del report “Lions on the move”- Leoni in movimento, appunto – le previsioni sulle opportunità sono molte. A cominciare da quelle che riguardano i consumi.
Nei prossimi dieci anni altri 187 milioni di africani abiteranno le città del continente; 75 metropoli da sole saranno responsabili della metà della crescita degli acquisti di tutta l’Africa. Dove bisogna puntare per intercettare questi consumi? Secondo McKinsey, la metà del nuovo shopping arriverà dall’Africa Orientale, dall’Egitto e dalla Nigeria. Quest’ultima, in particolare, nonostante il rallentamento del Pil dovuto al calo del prezzo degli idrocarburi, è e resterà primo mercato consumer africano, rappresentando il 15% di tutto lo shopping registrato nei 54 Paesi del continente. Tre, in particolare, le sue città sotto la lente, Abuja, Lagos e Port Harcourt.
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