Dario Corallo, candidato alle primarie del Pd, parlando a Radio Cusano Campus, sulle primarie del Partito Democratico ha detto: “Ci sono molti iscritti che ancora in buona fede hanno fiducia in un gruppo dirigente. Nella mia sezione, Laurentino 38, credo abbia vinto Martina. Poi se la prendono con me, come se avessi governato io in questi anni”.
Calenda presenta il Fronte europeista: “Non mi stupisce tanto che lui esca con questo fronte europeista, visto che delle dinamiche del partito non ne sa nulla, è tesserato da meno di uno anno. Quello che mi stupisce è che gli altri candidati si affrettino a firmarlo. Se la linea è già segnata il congresso che lo facciamo a fare? La percezione è che il congresso sia una noia burocratica da espletare tra un mantenimento del potere e l’altro. Nel manifesto ci sono frasi che io ritengo pericolose. Si fa riferimento alla guerra all’analfabetismo funzionale, alla conoscenza come soluzione alle disuguaglianze. Questo dimostra come il gruppo dirigente del PD sia rimasto agli anni ’90, con la convinzione che basta che studino tutti e tutti saranno sullo stesso piano. Oggi siamo pieni di laureati che essendo figli di nessuno rimangono figli di nessuno. Oltre alla laurea servono aiuti costanti nell’arco della vita”.
Sulla proposta di Zingaretti di togliere il simbolo del Pd per le elezioni europee: “E’ l’ennesimo trucchetto magico, l’idea che si è perso per il simbolo. Chi sta nel Lazio sa benissimo che il Pd le elezioni nel Lazio non le ha vinte, si è suicidata la destra. Non è che gli passa per la testa che ci sono problemi della sanità, dei rifiuti, no il problema è il simbolo. Non si può fare sempre la stessa cosa sperando che il risultato cambi. Andranno con il nuovo simbolo e prenderanno una batosta col nuovo simbolo”.