Non è una leggenda metropolitana, almeno non più. Le donne sono davvero più schiave del fumo rispetto agli uomini. Lo dimostra scientificamente uno studio del dipartimento di Scienze Farmacologiche dell’Università di Milano presentato dalla professoressa Elena Tremoli al Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC) a Parigi.
Dalla ricerca è emerso che il fumo danneggia le donne 5 volte di più rispetto agli uomini. Questo perchè l’organismo femminile quando sottoposto al fumo (nicotina) è propenso ad accelerare il processo di arteriosclerosi in maniera molto più frequente rispetto all’uomo. Dallo studio è così emerso che più si fuma più la parete carotidea è propensa all’inspessimento, ma allo stesso tempo nelle donne (indipendentemente dalla presenza di altri fattori di rischio per l’inspessimento delle arterie, come l’età, peso, ecc.) l’effetto del numero di sigarette è 5 volte maggiore.
“E’ noto che le donne, sino alla menopausa, sono protette dalle malattie cardiovascolari. E le donne stesse pensano di essere meno vulnerabili ai fattori più dannosi per le arterie come ipertensione, colesterolo alto, alimentazione grassa e fumo. Per quest’ultimo abbiamo scoperto essere il contrario”, spiega la professoressa Tremoli.
Non è finita qui. Dallo stesso studio si evince che ormai tra uomini e donne si è raggiunta la parità per quanto riguarda l’uso di droghe ed alcol e che sono proprio le donne a trovare maggiori difficoltà quando si tratta di smettere. Sarà certamente anche per questo che quando in una coppia di fumatori lui chiede a lei: "Smettiamo di fumare insieme, così ci aiutiamo e supportiamo a vicenda?", lei quasi sempre risponde: "Smetti tu, se vuoi, io continuo a fumare".
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