“Cielo variabile sul mercato del lavoro in Alto Adige. ‘C’è il sole, ma si vede qualche nuvola’ per dirla con le parole di Stefan Luther, direttore del Servizio mercato del lavoro, che ha tracciato ieri – dalle pagine del Corriere dell’Alto Adige – il quadro del semestre novembre 2023-aprile 2024.
I dati positivi riguardano l’occupazione in crescita in quasi tutti i settori. Anche i disoccupati di lunga durata hanno registrato un calo sostanziale del 27,5% rispetto all’anno precedente.
Le buone notizie però, sostanzialmente finiscono qui.
Restano i ben noti problemi di carenza di manodopera, così come una preoccupante discrepanza tra domanda e offerta di lavoro”.
Il punto è – spiega Luther – che anche l’Università non riesce a fornire un numero stabile di potenziali collaboratori per le imprese altoatesine. Solo il 20% trasferisce la residenza in Alto Adige, e solo il 10% resta qui per un periodo più lungo di quello degli studi.
Ad emigrare, soprattutto verso i paesi di madrelingua tedesca come Germania, Austria e Svizzera, sono anche gli altoatesini: 643 quelli che hanno lasciato la “heimat” dopo la laurea.