L’ultimo numero della rivista bimestrale de il Mulino sceglie la forma monografica per raccontare l’universo degli italiani all’estero, definito il “paese altrove”, quel nuovo grande ciclo migratorio che rischia di riportare l’Italia agli anni 70 del secolo scorso.
“Un fenomeno ben presente tra gli specialisti – si legge su Il Manifesto, che ripropone oggi la sintesi della ricerca de Il Mulino – ma di cui la politica non si occupa e sa molto poco o nulla, impegnata com’è a chiudere i porti e a urlare di invasioni dal sud del mondo”, si legge.
Il viaggio tra gli italiani all’estero inizia dai numeri: nel 2007, ormai 12 anni fa, furono 36 mila le persone che cancellarono la residenza in Italia per trasferirsi all’estero. Passa un decennio e quel numero triplica, toccando le 128 mila unità.
Parlano molto chiaro le cifre: dal 2010 la crisi ha ridato il via alla fuga dall’Italia. Così a partire non sono stati solo i “cervelli in fuga”, ma anche diplomati e non, e pure i pensionati”.