Anna Celli, da Wageningen, rinomata cittadina universitaria nel cuore dell’Olanda, sceglie tinte abbastanza fosche per dipingere al Giornale di Brescia le prospettive dei suoi connazionali: il futuro dei giovani in Italia? “Abbastanza grigio”.
Bresciana del ’97, Anna è una delle migliaia di cervelli in fuga dall’Italia di questi ultimi anni, perché “il nostro Paese, di fatto, non è un Paese per giovani”.
“È sempre bello quando qualcuno invita a puntare sui giovani, come ha fatto il presidente Mattarella, ma la situazione attuale – dice parlando con il quotidiano bresciano – mostra ampiamente il contrario. Tra stage a oltranza e un sistema scolastico obsoleto, il nostro Paese ha molto da fare prima che il domani sia effettivamente a nostra portata”. Ed è infatti per questa ragione che Anna ha scelto di studiare Biotecnologie all’estero, una facoltà, a suo parere, ancora molto sottovalutata in Italia.
La fuga di giovani italiani all’estero continua inesorabilmente. L’Italia può e deve fare molto di più per evitare che questa vera e propria emorragia continui. Dov’è la politica, che fa il governo, dov’è lo Stato?