Lo scorso 29 marzo Fucsia Nissoli, deputata eletta nel Nord e Centro America, ha depositato una proposta di legge di riforma della promozione linguistica italiana all’estero. “Si tratta – spiega Nissoli – della riforma della legge 3 marzo 1971, n. 153, ormai datata e non in grado di venire incontro ai cambiamenti socioculturali sopraggiunti nel quadro geopolitico mondiale”.
“La mia proposta di riforma – spiega l’eletta all’estero – va nella direzione di un intervento organico, che preveda un efficace coordinamento tra i Ministri interessati, al fine di garantire una capillare diffusione della lingua e della cultura italiana, sia mediante i corsi di lingua e di cultura sia mediante le scuole italiane all’estero”.
Secondo Nissoli è necessario un Dipartimento ad hoc, presso la Presidenza del Consiglio, per promuovere in maniera sinergica la lingua italiana nel mondo: “Sono convinta che e’ necessaria una nuova governance in grado di assicurare al sistema di promozione scolastica e linguistica efficacia ed efficienza, attuando adeguati interventi di qualità in un quadro integrato pubblico-privato, che garantisca la riconoscibilità e spendibilità dei titoli conseguiti, adeguati ai contesti geografici di riferimento. Fino ad oggi abbiamo assistito ad una eccessiva frammentazione degli interventi culturali all’estero ed è per tale ragione che in questa proposta di legge ho individuato in un Dipartimento ad hoc, da istituire presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, lo strumento unitario in grado di costruire quelle sinergie necessarie – conclude – per ottimizzare le risorse e finalizzare efficacemente gli interventi”.
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