“Un percorso strutturato che coinvolgerà tutta la regione volto a incentivare il cosiddetto “turismo di ritorno”, ovvero quello dei discendenti dei corregionali emigrati. È il progetto nazionale “Turismo delle radici” del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che è stato ieri oggetto di un incontro tenuto dall’assessore Pierpaolo Roberti con Giovanni Maria De Vita, consigliere d’ambasciata e responsabile nazionale del progetto, e Marina Gabrieli, coordinatrice nazionale del pianoforte”. Così si legge oggi su Il Piccolo.
“Grazie all’allocazione di fondi del Pnrr, il progetto consentirà di implementare una serie di eventi e iniziative promozionali capaci di attirare persone emigrate ma anche nipoti e pronipoti di chi in passato ha lasciato il nostro territorio, invogliandoli a trascorrere le loro vacanze proprio nei luoghi che furono protagonisti della loro storia famigliare. Si tratta di un bacino potenziale di utenza che è stato stimato, come si legge sul sito del ministero, in una ottantina di milioni di persone. Il progetto si svilupperà nel corso del 2024, che sarà l’anno delle “radici italiane”, ma la Regione – riporta il quotidiano – è già attiva per elaborare una strategia che, grazie alla collaborazione tra più aree dell’amministrazione, permetta l’elaborazione dell’offerta turistica e culturale, oltre che di un piano di promozione e comunicazione”.
“Fondamentale – ha fatto notare Roberti – anche l’attività delle sette associazioni di corregionali all’estero riconosciute dalla Regione che permettono di promuovere l’iniziativa attraverso le loro reti di contatti”.