Carlo Calenda, in un’intervista all’Adnkronos, parla del ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Credo che il ministero degli Esteri in qualche modo lo aiuti, perché lui se ne può andare in giro, magari sbaglia qualche nome di Stato o presidente del consiglio, però sta lì, la struttura della Farnesina è molto seria, lo prepara, lo porta in giro, gli fa da baby sitter… Lui è felice, va in giro con l’aereo di Stato, stringe le mani e comunque fa meno danni di prima al ministero dello sviluppo economico e del lavoro”.
Il governo Conte è in grado di gestire i fondi del Recovery? “Assolutamente no. Non vedo il governo Conte in grado di farlo, ma neanche la classe politica italiana è in grado di fare questo lavoro”.
Secondo Calenda “il Recovery Plan del governo è una buffonata. Io invito i cittadini a leggerlo. Ci sono sette righe sui giovani, frasi di principio, non c’è niente dentro. Ma avete visto il piano di Renzi, il piano Ciao? Anche quello è il nulla. E allora il nulla di qua e il nulla di là, è una cacofonia di nulla e intanto il problema vero, come quello che riguarda i vaccini, è trascurato”.
Insomma, per Calenda sono tutti degli incapaci buoni a nulla. Quello intelligente è soltanto lui. Dovrebbe spiegarlo bene agli italiani, visto che nei sondaggi fa tanta fatica a decollare, pur essendo qualche decimale più su rispetto a Italia Viva. Ma per avere più consenso di Renzi in questo periodo ci vuole davvero poco, visto che il partito dell’ex premier naviga intorno al 2%.