In Francia Sarkozy è in piena – benché non ufficiale – campagna elettorale per il voto della primavera prossima e cerca di guadagnare punti e consensi, parlando a cinquemila persone allo Zénith Oméga, il palazzetto che ospitò i concerti di Johnny Halliday e Depeche Mode, e che ieri è stato teatro del grande discorso presidenziale sulla Francia e l’ Europa. Cinquantadue minuti, otto enormi tricolori e una piccola bandiera europea sul palco, per convincere che “senza arroganza, ma neanche esitazioni” la Francia farà il necessario per portare se stessa e l’Europa fuori dalla crisi. “La paura è tornata”, ripete più volte Sarkozy, riprendendo uno dei suoi slogan storici, che nel suo discorso non ha pronunciato una sola volta né il nome del suo partito né dell’opposizione, né mai usato i termini “destra” o “sinistra”.
Lunedì, mentre noi prenderemo visione della dura manovra del nostro governo, il presidente francese accoglierà a Parigi la cancelliera Angela Merkel: i due leader dell’asse franco-tedesco presenteranno le loro proposte per salvare l’euro e il continente, pochi giorni prima del cruciale vertice di Berlino dell’8 e 9 dicembre. E c’è già chi maligna dicendo che cercheranno di trovare un accordo che tagli fuori l’Italia e dia credibilità e lustro al binomio già ironicamente ribattezzato, sulla stampa francese, Merkozy, capace di far riprendere credibilità, nelle rispettive patrie, ai due leder con immagine alquanto ammaccata. Sembrava infatti, dall’ultimo incontro, che la leadership europea del duo Angela Merkel e Nicolas Sarkozy fosse stata estesa anche al premier Mario Monti, considerato un partner preparato e da tenere in considerazione. Ma le ultime notizie negano che esista una regia formata da tre leader nell’Eurozona.
Stando ad alcune indiscrezioni, infatti, Merkel e Sarkozy stanno cercando una via segreta per modificare i Trattati europei ma senza Mario Monti. A scriverlo e’ il sito Bild online. Che la Germania stia pensando al cambiamento dei trattati lo conferma anche una nota ufficiale del governo di Berlino che sostiene la necessita’ della modifica per andare verso un’unione della stabilità, ma nega di avere accordi segreti con la Francia. Tuttavia, i dubbi tornano forti ed acuti, dopo il discorso di ieri di Sarkozy ad una gremita platea di fedelissimi fatti venire in pullman da Tolone. Di fatto, nel nuovo vertice europeo dell’8 e 9 dicembre, Francia e Germania presenteranno proposte comuni, "in linea e in contatto con quelle attese dal presidente dell’esecutivo europeo, Herman van Rompuy", come ha spiegato la cancelliera Angela Merkel, non citando l’Italia in alcun modo. (CDS)
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