Parigi – Il 10 e 17 giugno i francesi saranno chiamati alle urne per rinnovare l’Assemblée Nationale. Si tratta di un appuntamento della più grande importanza. Se la sinistra dovesse ottenere la maggioranza, si assisterebbe ad uno strano paradosso; un paese culturalmente a destra con tutte le principali istituzioni repubblicane a sinistra. La presidenza della Repubblica é stata appena conquistata da François Holland, diciassette anni dopo Mitterand, il Senato ha una maggioranza di sinistra, le regioni sono governate dalle sinistre così come la capitale Parigi. Ragion per cui per l’Ump é importante non perdere queste legislative per non rischiare di restare per molti anni ai margini della scena politica.
Sarà molto importante vedere cosa accadrà a Parigi; nella presidenziale, al secondo turno, per la prima volta, la maggioranza dei parigini si é espressa per il candidato di sinistra. Philippe Péjo, esponente di spicco del partito Radicale di Jean-Louis Borloo, alleato con l’Ump, ha il difficile compito di espugnare l’undicesima circoscrizione di Parigi che racchiude il 6° e il 14° arrondissements.
Lunedì scorso Péjo in compagnia della sua supplente Alice Benhamou-Panetta (in Francia ogni candidato deve avere un supplente che subentra provvisoriamente all’Assemblée se questi viene chiamato a ricoprire incarichi di governo, vista l’incompatibilità, contrariamente a quanto avviene in Italia, tra mandato parlamentare e membro del governo) ha presentato il suo programma in un’affollata manifestazione pubblica a cui ha preso parte anche Rama Yade, già segretaria di Stato nel primo governo Fillon, vice-presidente del Partito Radicale e simbolo della politica di apertura verso la diversità voluta da Nicolas Sarkozy.
Il programma di Péjo si sintetizza in cinque punti; rafforzamento del patto repubblicano, miglioramento della qualità della vita nella capitale, rinnovo della classe politica contro il cumulo dei mandati (in Francia, contrariamente a quanto accade in Italia, si può cumulare il mandato di sindaco di una grande città e quello di deputato, e questo crea polemica), unione degli abitanti della circoscrizione grazie ad un progetto comune contro le derive sia dell’estrema sinistra, sia dell’estrema destra.
Péjo e Rama Yade escludono categoricamente ogni forma di accordo con il Front National, dopo che Marine Le Pen aveva dichiarato nei giorni scorsi di essere possibilista su accordi per il secondo turno delle legislative.
Anche Rama Yade ha insistito sulla necessità di rafforzare il patto repubblicano con la difesa della laicità, l’affermazione della scuola del merito, dell’eccellenza, dello sforzo e della disciplina. Già sottosegretaria agli esteri, Rama Yade si é detta convinta che occorra un’unità politica dell’Europa da contrapporre all’Europa dei tecnocrati. Per Rama Yade sono maturi i tempi che l’Europa in politica estera parli ad una sola voce.
Ha concluso Alice Benhamou-Panetta, auspicando maggiore attenzione verso i temi che riguardano la parità uomo/donna, le pari opportunità e la lotta contro le violenze alle donne.
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