Tornano all’attacco le femministe francesi contro l’uso sessista del linguaggio: dopo la battaglia – vinta – contro l’indicazione di ‘mademoiselle’, cioe’ ‘signorina’, nei formulari pubblici, insorgono anche contro la regola che vuole che il maschile prevalga nell’accordo dell’aggettivo o del participio passato quando si elencano soggetti di genere differente.
Associazioni come L’egalite’ e Femmes solidaires e la Lega dell’insegnamento hanno lanciato una petizione su internet intitolata ‘Gli uomini e le donne siano belle’ (al posto di ‘belli’) che ha raccolto gia’ 5.000 firme. Inoltre si sono date appuntamento il prossimo 6 marzo a Parigi davanti al teatro della Comedie Francaise, in Place Colette – perche’, spiegano ‘e’ una delle rare piazze della citta’ che ha il nome di una scrittrice’ – per promuovere la regola di ‘vicinanza’: in una frase, l’accordo sara’ cioe’ fatto con il nome piu’ vicino, che puo’ essere femminile o maschile.
La regola di vicinanza era diffusa in Francia prima del XVII secolo. Poi gli accademici scelsero di cambiare le regole del gioco, secondo la convinzione che ‘il genere maschile sia piu’ nobile di quello femminile a causa della superiorita’ dell’uomo sulla donna’. Venne quindi fissato che ‘quando due generi si incontrano bisogna che il piu’ nobile vinca’.
‘Questa nuova riforma risale al tempo del potere assoluto, quando il cardinale Richelieu fondo’ l’Academie francaise e detto’ le regole della lingua – spiega Henriette Zoughebi, presidente dell’associazione L’Egalite’ e vicepresidente comunista al consiglio regionale dell’Ile de France – Tutt’ora insegnata a scuola, istituisce gia’ dall’infanzia l’idea della dominazione maschile e porta all’invisibilita’ delle donne’.
Secondo la Zoughebi, per mettere fine a questa pratica sessista bisogna che i francesi adottino la regola della vicinanza affinche’ entri nell’uso corrente della lingua e venga legittimata dall’Academie francaise’.
Intanto le femministe hanno vinto nei giorni scorsi un’altra storica battaglia: il premier francese Francois Fillon ha decretato la soppressione di ‘mademoiselle’ dai formulari amministrativi, retaggio di un uso patriarcale e arcaico. Sara’ sostituito da un generico ‘madame’, signora, sia per le donne sposate che per le nubili. Sebbene per la scrittrice Isabelle Sojfer serva ‘un nuovo termine’ e propone ‘mademadame’, che e’ l’unione di mademoiselle e madame. Per lei ‘signora e signorina non hanno piu’ senso oggi e perpetuano le diScriminazioni di cui le donne sono vittime’. Gli inglesi hanno recentemente risolto il dilemma contraendo ‘Miss’ e ‘Mrs’ con ‘Ms’.
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