"Con la vittoria in Francia di Hollande la sinistra socialista torna all’Eliseo, anche grazie ad una destra, quella di Sarkozy, a cui i francesi non credono più. Più che la vittoria di Hollande, infatti, credo pesi molto sull’entusiasmo mostrato in Italia perfino dai moderati la sconfitta dell’arrogante Sarkò, sostenuto apertamente, in Italia, solo da Futuro e Libertà, che con il suo vicepresidente, Italo Bocchino, si era schierato a favore dell’ormai ex presidente francese. Non abbiamo dimenticato le risatine di Sarkozy nei confronti di Silvio Berlusconi, quando il Cavaliere era ancora presidente del Consiglio. La differenza fra Sarkò e Berlusconi è che il primo dovrà lasciare il palazzo da sconfitto per volontà popolare, mentre Berlusconi ha deciso di dimettersi da capo del governo di sua spontanea volontà, per responsabilità nei confronti dell’Italia, senza mai essere stato sfiduciato in Parlamento. Certo adesso, dopo la vittoria di Hollande, l’Europa dovrà riflettere: la politica del ‘rigore’ ripetuta troppe volte come un mantra dalla cancelliera tedesca non può essere la soluzione di una crisi economica di dimensioni eccezionali; il popolo non può essere ulteriormente tartassato e la disoccupazione deve ridursi sensibilmente, se si vuole uscire dal tunnel e trovare la luce. La parola d’ordine deve essere crescita: e ci auguriamo che anche il governo Monti lo capisca e agisca di conseguenza, fattivamente, per il bene del Paese". Così Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà.
ItaliaChiamaItalia, il TUO quotidiano online preferito. Dedicato in particolare a tutti gli italiani residenti all'estero. Tutti i diritti sono riservati. Quotidiano online indipendente registrato al Tribunale di Civitavecchia, Sezione Stampa e Informazione. Reg. No. 12/07, Iscrizione al R.O.C No. 200 26
Discussione su questo articolo