Ha scelto Lille Francois Hollande, la grande citta’ rossa del nord della Francia, per l’ultimo maxi-comizio della sua corsa all’Eliseo, prima del voto di domenica prossima. Una citta’ particolare per il candidato socialista, visto che a fare gli onori di casa – nella ‘capitale’ delle fiandre francesi, che amministra da oltre dieci anni e che e’ riuscita a riconvertire nel terziario e nella cultura dopo la fine delle mine di carbone – e’ stato il sindaco Martine Aubry, segretaria socialista nonche’ principale rivale di Hollande nelle primarie di ottobre, che oggi ha messo da parte i veleni del passato per dare pieno appoggio al candidato socialista. Una mossa dal sapore altamente simbolico, che nel caso di una vittoria di Hollande potrebbe portarla direttamente a Palazzo Matignon, la storica sede del capo di governo a Parigi.
Snobbato se non addirittura osteggiato dai leader conservatori dell’Europa – a partire dalla cancelliera tedesca Angela Merkel – Hollande ha ricevuto oggi anche l’appoggio del primo ministro belga Elio Di Rupo, uno dei rari socialisti al potere in Europa, che e’ giunto a Lille per sostenere il candidato socialista, favorito nei sondaggi. A salire per prima sul palco, davanti a migliaia di militanti socialisti – di cui moltissimi provenienti dal Belgio, in uno spirito di solidarieta’ che punta alla rinascita della sinistra europea – e’ stata proprio Martine Aubry, che ha reso omaggio alla ‘forza’ del candidato socialista.’La Francia ha bisogno della tua forza e della tua determinazione’, ha scandito la segretaria socialista, che incarna l’ala piu’ di sinistra del Ps. Parole che assumono un significato particolare, visto che durante la durissima campagna interna delle primarie di ottobre era stata proprio lei a accusare Hollande di incarnare la ‘sinistra molle’. ‘Il tuo impegno, la tua forza, la tua determinazione durante questa campagna elettorale – ha insistito – ci rende fieri di essere socialisti’. ‘Ringrazio Martine per aver garantito l’unita’ all’indomani di primarie molto dure’, gli ha risposto qualche minuto dopo dal palco lo stesso Hollande, che ora potrebbe decidere – nel caso di una sua vittoria – di nominarla primo ministro, soprattutto nel caso di un successo al primo turno di domenica di Jean-Luc Melenchon, il candidato dell’estrema sinistra (Front de Gauche), che i sondaggi accreditano al 15%. Donna di grande spessore, la Aubry vanta una lunga esperienza. E’ stata numero due del governo di Lionel Jospin dal 1997 al 2001 ed ha una linea molto marcata a gauche. Secondo Le Parisien, Hollande ha anche incassato il sostegno dell’ex presidente (di destra) Jacques Chirac – ma non di sua moglie Bernadette – della presidente della Confindustria, Laurence Parisot, e di 42 economisti francesi che hanno scritto una lettera aperta sul quotidiano Le Monde, per dire che il socialista ha ‘la credibilita’, l’ambizione e la coerenza’ per andare all’Eliseo. Mentre i sondaggi continuano a parlare di una sua schiacciante vittoria al secondo turno sul presidente uscente Nicolas Sarkozy (56% a 44%, secondo un’ultimo studio dell’Ipsos). Anche se secondo Le Monde egli avra’ bisogno di alleati per governare, visto che il Ps non puo’ contare su una maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale nelle legislative di giugno.
Nella regione degli Ch’tis, Hollande ha passato in rassegna i temi fondamentali della sua campagna, i giovani, la riforma fiscale, la necessita’ di premere sulla crescita in Europa, la lotta agli eccessi della finanza. ‘Ogni sei mesi, se mi darete il mandato, rendero’ conto dell’attivita’ del governo e della mia presidenza’, ha detto, rivolgendosi alle circa 13.000 persone giunte al Grand Palais, che hanno sventolato bandiere del Ps, della Francia, dell’Europa, del Belgio, ma anche dell’Unione europea, del Partito socialista italiano e del Partito socialista europeo. Alcuni giovani socialisti indossavano anche una maglietta rossa con il ritratto di Hollande e un nuovo slogan: ‘H is for Hope’ (L’H e’ per la speranza). Presente, tra il pubblico, anche la compagna di Hollande, la giornalista Valerie Tierweiler. Must del comizio, oltre alle solite magliette con lo slogan ‘Le Changement c’est maintenant’ (Il cambiamento e’ adesso), il guscio proteggi-smartphone con la faccia stilizzata del candidato socialista, dato in dotazione alla sua equipe elettorale. ‘Mancano cinque giorni. Vi chiedo questo cambiamento per il lavoro, l’occupazione, la dignita’ umana, il risanamento della Francia e per l’Europa’,ha concluso Hollande.
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