Rispondo alle perplessità espresse oggi da Nicola Porro sul "Giornale" a proposito della simpatia che liberali e liberisti hanno riservato all’elezione di Hollande in Francia; lo faccio per orgoglio personale, volendo fugare ogni possibile dubbio di una meschina e infantile rincorsa a salire sul carro di chi vince, che di certo non è nelle mie corde.
E’ per buttare dalla torre l’odioso Sarkozy, caro Porro, che ci siamo apparentemente comportati da incoerenti; perchè non bastano i valori a convincere, occorre anche avere fiducia nell’uomo che li incarna. E se Marine Le Pin ha preferito bruciare la vittoria dell’elettorato di centrodestra pur di non far passare l’odiato rivale, noi preferiamo dare fiducia alla normalità prospettata da un presidente di sinistra piuttosto che alla grandeur personale di un presidente già sperimentato nei fatti.
Altra considerazione che vogliamo esternare per i nostri quattro lettori, sempre rispondendo alle provocazioni di Porro, è che la patrimoniale che lui paventa come possibile in un prossimo futuro, non ci sconvolge più di tanto, se e’ vero come e’ vero che le tasse hanno dissanguato il patrimonio che la gente onesta ha faticosamente costruito negli anni e che a pagarne le spese a nostro modesto avviso sarebbero, forse, i ladri come Lusi e Belsito e i furbi come i politici e gli amministratori di lungo corso. E chissà che finalmente non sia fatta giustizia.
Un’ultima nota di dissenso, questa volta in contraddizione con il nostro vero sentire, a proposito della critica di Porro all’assunzione di 60mila insegnanti promessa da Hollande: in tempi cosi’ tristi per chi aspira a un lavoro stabile, non facciamoci guerra tra poveri, caro Nicola; lasciamo che qualcuno emerga dall’apnea e torni a respirare, anche se non sono, per ora, gli amici imprenditori. Siamo sicuri poi che anche in Francia, come da noi, il millantato credito delle nuove assunzioni di insegnanti faccia in realtà riferimento alla possibile sistemazione di situazioni critiche scandalosamente endemiche, come quelle di migliaia di precari magari cinquantenni che nella scuola si sono fatti i capelli bianchi. Au revoir, monsieur Porro! Et merci.
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