Secondo un’analisi di AIDEPI la Francia è il secondo mercato per volumi della pasta italiana, dove si sta affermando un’alimentazione sempre più attenta a sprechi e ambiente, tanto che i Transalpini sono per il secondo anno consecutivo al primo posto nel Food Sustainability Index, sviluppato dall’Economist Intelligence Unit che analizza la sostenibilità del sistema alimentare di 34 Paesi.
In Francia il consumo di spaghetti è raddoppiato rispetto a 25 anni fa, fino a toccare gli 8 kg procapite, mentre quello proteico è in costante calo – tanto che 1/3 delle famiglie sono flexitariane, hanno cioè sensibilmente ridotto il consumo di proteine animali.
In Francia la pasta piace perché è un alimento facile da preparare, economico e salutare e nutriente, soprattutto per i giovani Millennials, che la portano in tavola fino a 3 volte a settimana, tanto che 8 giovani francesi su 10 affermano di saperla cuocere perfettamente al dente e non esitano a provare ricette più elaborate e innovative.
La pasta italiana, una delle eccellenze del nostro made in Italy, continua a conquistare sempre più palati oltre confine e sempre più mercati a livello internazionale.