Francesca Alderisi, popolare volto di Rai International, si trova in questi giorni negli Stati Uniti. Francesca ha partecipato alla parata del Columbus Day, a New York. Non vuole assolutamente rinunciare, spiega a ItaliaChiamaItalia, al contatto con la comunità italiana degli States: “Per me l’appuntamento del Columbus Day rappresenta veramente un momento da non perdere, una ricorrenza alla quale partecipo ormai dal 2006. Le emozioni che vivo nel prendere parte alla più grande parata al mondo dedicata alla cultura italiana, che si svolge ogni secondo lunedì di ottobre sulla Fifth Avenue, sono talmente belle e forti da essere difficilmente descrivibili a parole. Sono molto affezionata alla comunità italo-americana, un affetto reciproco profondo e sincero. Ricevere tanta simpatia dai telespettatori, a quasi due anni dalla chiusura di Sportello Italia, è per me un’ennesima conferma di avere creato e condotto un programma ‘storico’ dedicato alle comunità italiane nel mondo e di questo ne sono molto orgogliosa”.
Francesca, raccontaci la tua giornata al Columbus Day
“Le immagini certamente descrivono meglio delle parole, poiché in uno scatto fotografico racchiudono l’essenza di questa incredibile giornata in cui la Fifth Avenue di Manhattan si colora di bianco, rosso e verde. Ad ogni modo cercherò con piacere di farvi rivivere l’atmosfera. Solitamente arrivo sempre con un po’ di anticipo, potendo così avere il tempo di incontrare i vari partecipanti e scambiare quattro chiacchiere con telespettatori ed amici. Al momento della partenza della parata, trattandosi di una vera e propria sfilata che dura ore, bisogna seguire un itinerario e quindi non è possibile fermarsi, se non per qualche veloce saluto al pubblico, non solo italiano, che manifesta attraverso applausi e sorrisi, una viva partecipazione. Quest’anno ho sfilato con La Scuola d’Italia Guglielmo Marconi, la prestigiosa scuola bilingue in cui studiano la nostra lingua e cultura moltissimi bambini e ragazzi che vivono a New York. È stato per me molto significativo, avendo da sempre sostenuto che la lingua sia l’identità di un paese, un patrimonio da diffondere e soprattutto tramandare alle nuove generazioni di discendenti di italiani nel mondo. La sorpresa vera per me di questo Columbus Day, è stata quella di essere stata intervistata in inglese dal canale ABC7 avendo così la possibilità di entrare nelle case di molti milioni di telespettatori americani. Una grande emozione!”.
Sfilata a parte, come stai trascorrendo la tua trasferta americana? Hai potuto incontrare, per esempio, i principali esponenti della comunità italiana locale?
“In questo viaggio non ci sono stati impegni prefissati con la comunità e le Associazioni, ciò non toglie che non abbia avuto modo di continuare ad arricchire il mio bagaglio di conoscenze riguardo il mondo dell’emigrazione, precisando che con il termine emigrazione intendo includere anche i giovani italiani che si trasferiscono attualmente all’estero. Durante questi giorni di permanenza a NY ho raccolto varie storie e contatti, capendo che chi si trasferisce ora, pur essendo per certi versi agevolato, vive comunque una sorta di ‘strappo’ dall’Italia. In poche parole a quanto sembra per sentirsi ancora più italiani è necessaria un’esperienza di vita all’estero e questo io lo sperimento in prima persona ogni volta che mi trovo lontano da casa”.
La tua partecipazione al Columbus Day è stata una tua iniziativa personale, o sei andata in rappresentanza del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero, di cui fai parte?
“La mia partecipazione alla parata del Columbus Day è stata una spontanea manifestazione d’effetto, nulla di politico, anche perché questa parata dal mio punto di vista ha una connotazione molto profonda, affettiva”.
Il tuo volto è popolare nel mondo grazie alla tua partecipazione, per anni, a Rai International. Hai scritto e condotto per molte edizioni "Sportello Italia", un programma di servizio rivolto agli italiani all’estero. La Rai di recente è tornata a produrre trasmissioni dedicate agli italiani nel mondo. C’è stato il ritorno, per esempio, di Benedetta Rinaldi. In futuro, potresti tornare anche tu a Rai Italia?
"Questa è la domanda che durante la parata mi hanno rivolto centinaia di telespettatori quindi risponderò a te, caro Ricky, esattamente come ho risposto a loro. La riapertura di alcuni programmi auto-prodotti per i nostri connazionali all’estero, in particolare il programma dedicato alle comunità italiane condotto dalla collega Benedetta Rinaldi, è stato accolto da parte mia con grande entusiasmo. Ho letto, proprio in una recente intervista di ItaliaChiamaItalia al Direttore di Rai World, che Piero Corsini è ottimista e disponibile per ciò che riguarda un mio reinserimento nel palinsesto televisivo dedicato agli italiani nel mondo. Che dire? Io sono qui, con tante idee e soprattutto un enorme amore per gli italiani nel mondo al quale mi lega un affetto incondizionato. Vedremo".
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