Non c’era mai stata sulla passerella di Miami Beach una designer così giovane: Francesca Aiello poteva essere benissimo una delle modelle al Mercedes-Benz Fashion Week Swim. Anzi, anche per la sua avvenenza la si poteva scambiare per chi i bikini doveva indossarli. Invece no, lei li disegna. Appena 19 anni, ma ha già una sua propria linea e il fatto di arrivare a un appuntamento così prestigioso come quello di Miami Beach, andato in onda un paio di settimane fa, rende perfettamente l’idea che davanti ci si trovi probabilmente un nome che in un futuro prossimo sentiremo pronunciare spesso.
"Ero nervosa all’inizio – ha spiegato dopo il debutto – ma solo per tutta l’attenzione".
La storia di Francesca Aiello parte da Malibu, California e non può essere che recente. Lei i bikini li indossava, e ovviamente continua a farlo, sulla spiaggia californiana, poi, aveva 17 anni, con l’aiuto della madre ecco l’idea di portare quella passione, o quella abitudine, su una passerella.
"Io non so cucire – ha spiegato – ma mia madre sì e dopo un primo tentativo andato male, abbiamo ricominciato, fatte le prove, cercando anche di trovare le persone adatte a far sì che il bikini uscisse nella maniera giusta".
Ecco allora la modellista e la fabbrica, a Los Angeles, dove adesso vengono realizzati i costumi ‘made in Francesca’. E il successo è arrivato, anche in fretta. "Non mi hanno fermata solo perché ho 19 anni – ha continuato – l’ho sempre detto che è importante per le ragazze sapere che la giovane età non deve essere un freno". Ecco allora che proprio questa sua spensieratezza, esuberanza, tipica dei giovani, ma che in Francesca si è potuta liberare completamente, si riflette nelle sue collezioni, ne ha già realizzate tre, con disegni bohemian con colori lavanda, blu e arancio chiaro. L’ispirazione? "Sono sempre in spiaggia a guardare le ragazze – racconta – e vorrei fare un costume per ognuna di loro".
Le idee le prende dal vivo, poi ne fa un mix e i suoi disegni uniscono uno stile ‘hawaiian’ a quello del sud della California, bikini adatti alla vita da spiaggia di quelle parti e anche per le ragazze che fanno surf. Una nuova tendenza che ha cominciato ad attirare il pubblico, i suoi costumi li vende in alcune boutique, ma anche in certi shop online. E visto che i bikini hanno conquistato, adesso Francesca guarda avanti, vuole allargare i suoi orizzonti. Non solo la spiaggia.
"Diventa importante per me – spiega – condividere momenti che contano con chi ci segue, anche perchè diversi clienti hanno visto la nostra azienda crescere e penso che questo sia emozionante per loro, come lo è per me".
Ma dietro alla California, a Santa Monica dove è nata e a Malibu, dove risiede c’è un background culturale che indubbiamente l’ha aiutata a far esplodere la propria creatività e a indirizzarla, per ora, nei costumi da bagno, nei bikini.
"Sono italiana e spagnola – si racconta – e alcune delle cose che mi piacciono nella vita sono i bikini, la spiaggia, il cibo thailandese, fare surf, poi instagram e le caramelle". La sua linea si chiama ‘Frankies Bikinis’: "Sì, e io sono la designer e la proprietaria". E la sua passione è strettamente legata, proprio a doppio filo, con quello che fa. "Amo l’acqua e stare al sole e mi piace correre, indossando solo il mio bikini e nient’altro". E se in dieci anni di storia al MBFWS di Miami Beach, non c’era mai stata una diciannovenne, Francesca con la sua collezione, e la sua storia, ha subito superato i confini degli Stati Uniti, finendo anche sulle pagine dei giornali inglesi, catturati dalla bellezza dei bikini, ma anche dall’avvenenza di Francesca.
Non le basta però questa popolarità acquisita in fretta, grazie anche agli 80.000 followers che ha su Instagram (già una delle sue passioni) vuole crescere e dopo aver visto la supermodel Candice Swanepoel e Ireland Baldwin, la splendida figlia di Kim Basinger e Alec Baldwin, indossare i suoi bikini, ha un desiderio che non è detto non si possa avverare presto: vedere la popstar Rihanna con un suo modello.
Quella dei costumi da bagno è una industria, negli Stati Uniti, con un fatturato di 3 miliardi di dollari e anche se nell’ultimo anno c’è stato un decremento nelle vendite, – 4,3% per gli uomini, – 1,7% per le donne, si tratta di un settore ‘sicuro’: sette donne su dieci hanno un bikini, e il 64% di quelle che si descrivono ‘sovrappeso’ e il 42% di quelle che si dichiarano ‘obese’ hanno un due pezzi e tre su quattro donne spendono meno di 50 dollari per acquistarne uno. Statistiche che poi significano che un bikini lo si può trovare in tutti gli armadi, non importa la taglia.
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