«I Trentini nel mondo hanno alle spalle una storia importante, ricca di contenuti e valori inalienabili ed hanno davanti un percorso che – sebbene con fatica – si sta adeguando ai tempi, si sta modernizzando, tenendo conto di un passato efficace e glorioso»: lo ha affermato Armando Maistri, presidente dell’Associazione Trentini nel mondo, nella sua relazione all’assemblea annuale dell’Associazione che si è svolta sabato 20 aprile a Trento, presso l’Aula Magna del Seminario Maggiore Arcivescovile.
Per Maistri, «la Trentini del Mondo vive da molto e vivrà ancora per molto tempo, perché è una rete che mette in relazione tante diversità, anzi si alimenta proprio di questo, si nutre cioè di realtà diverse e di tante storie di generazioni di Trentini operosi e umili, che hanno saputo trasformare – partendo letteralmente da zero – intere regioni nel mondo».
«La capacità di cogliere insieme le necessità e questa esperienza progettuale – ha affermato Maistri – segneranno il futuro delle nostre azioni e ci consentiranno di affrontare gli anni a venire e di crescere ancora».
Maistri ha poi parlato dei positivi rapporti con le strutture della Provincia Autonoma di Trento, che si sono consolidati e implementati: sia al livello della governance che del management: «siamo consapevoli che la condivisione con la Provincia Autonoma di Trento, sia in fase progettuale che operativa, debba essere uno stimolo a coltivare ancora l’interlocuzione, il confronto e in genere la relazione», ha dichiarato.
Il direttore dell’Associazione, Francesco Bocchetti, ha poi illustrato il bilancio consuntivo 2023, composto da tre documenti (stato patrimoniale, rendiconto gestionale e relazione di missione), che è stato redatto secondo i criteri imposti dal Codice del Terzo Settore, nel quale la Trentini nel mondo rientra dopo la sua trasformazione da ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) in ETS (Ente del Terzo Settore).
Il bilancio, chiuso con un disavanzo di gestione di 18.161 Euro a fronte di 1.064.180 Euro di proventi, sul quale l’Organo di controllo nella sua relazione letta all’assemblea da Bruno Cesconi ha espresso «giudizio positivo, senza rilievi ed osservazioni», è stato approvato con due astensioni.
Il quinto punto all’ordine del giorno dell’assemblea, prevedeva il rinnovo delle cariche sociali, e cioè del Consiglio direttivo (composti da undici membri), del Collegio dei Probiviri e dell’Organo di controllo (entrambi di tre membri).
I candidati al Consiglio direttivo erano diciotto. Al termine spoglio delle schede sono risultati eletti: Matteo Bazzocco, Maria Carla Failo, Matteo Kluc, Helga La Nave, Enrico Lenzi, Armando Maistri, Pio Rizzolli, Vittorino Rosaro, Paolo Rossi, Frederic Spagnoli, Rodolfo Veronesi.
Sarà questo nuovo consiglio, che rimarrà in carica fino al 2027, in occasione della sua prima riunione, ad eleggere al suo interno il presidente, il vicepresidente ed i membri di giunta.
Il Collegio dei Probiviri è formato da: Aldo Degaudenz, Nello Fava ed Andrea Leonardi. Dell’Organo di controllo fanno parte Bruno Cesconi, Annibale Chemotti e Maurizio Setti.