Roberto Menia, senatore di Fratelli d’Italia e responsabile del Dipartimento Italiani all’Estero di Fdi, intervenendo ieri nel Parlamento inglese, alla presenza dell’on. Paul Scully, ospitante e padrone di casa, di Vincenzo Zaccarini e Domenico Meliti (responsabile Fratelli d’Italia UK e Conservatori Italiani Britannici), ha dichiarato: “Una grande emozione la presentazione, dentro la House of Parliament, del circolo del Regno Unito di Fratelli d’Italia, con il patrocinio dei Conservatori Italiani Britannici, per continuare nell’impegno che il partito di Giorgia Meloni sta profondendo per gli italiani all’estero e per diffondere valori e iniziative della destra conservatrice”.
“E’ per me un onore essere stato presente in questa sede, così storica e prestigiosa, per raccontare di un impegno che continua”.
“FdI ha avviato ormai da tempo un percorso di relazioni politiche e istituzionali con il mondo conservatore europeo e a Londra abbiamo aggiunto un altro tassello al grande disegno di Giorgia Meloni. Una consapevolezza che è nata ben prima della vittoria alle scorse elezioni politiche e che, oggi, acquisisce sempre di più la certezza di uno sforzo armonico e di ampio respiro”, prosegue Menia.
L’incontro, durato quasi due ore e con l’interlocuzione del pubblico, ha toccato diversi temi dell’agenda politica, dalla comune visione sulla postura internazionale a proposito dei temi della guerra russo Ucraina e Israele Hamas, al contrasto all’immigrazione clandestina, dalle politiche della ripresa economica e delle opportunità imprenditoriali nel rapporto Italia-GB, dalla difesa dei comuni valori occidentali contro il pensiero unico, alle sfide dell’intelligenza artificiale.
Senza dimenticare la lingua italiana e la scuola, passaggio molto sentito oltremanica: vi sono infatti 600.000 italiani a Londra e c’è solo una costosissima scuola privata italiana che si ferma alle elementari.
“Siamo pronti alle elezioni europee, così come lo siamo stati alle Politiche – conclude il senatore Menia -, la dimostrazione si avrà certamente nelle urne, ma arriveremo al giugno 2024 dopo un lavoro preparatorio in lungo e in largo anche in paesi come il Regno Unito che hanno scelto una strada diversa, ma dove è forte il mondo conservatore. Si allarga così la rete di Fratelli d’Italia”.