Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia, intervenuto a Radio Cusano Campus ha parlato del caso Giulia Sarti affermando che, secondo lui, la vicenda delle foto sarebbe una strategia per distogliere l’attenzione dai veri problemi che coinvolgono la deputata grillina.
Foto di distrazione di massa. “Vorrei sempre ricordare che in questa vicenda la questione che rimane più problematica è che una deputata che era membro della Commissione Antimafia, poi Presidente della Commissione Giustizia oltre ad imbrogliare sui bonifici, che è ormai un fatto acclarato, ha installato dentro l’abitazione una serie di telecamere per filmare chiunque passasse a casa sua, utilizzando soldi presi da quei benefici annullati. Loro sono stati bravissimi a distrarci per metterci a discutere delle forme di Giulia Sarti e di quanto sia sbagliato scambiarsi certe immagini su whatsapp, ma la questione centrale non la stiamo più affrontando. Non so se tutto ciò sia stato fatto sulla pelle di questa persona. Ricordiamoci che dentro questa storia c’è il portavoce del Presidente del consiglio (Rocco Casalino), uno che è capace di orientare la comunicazione. Non dobbiamo dimenticarci che all’interno della casa della presidente della Commissione Giustizia è stato installato un sistema di videosorveglianza che registrava, a loro insaputa, le persone che andavano lì. Tutto questo non suscita nessun punto interrogativo?
Espulsione dal Movimento. “Qualsiasi maschio avesse installato un sistema di telecamere per filmare i suoi rapporti sessuali con le donne sarebbe stato impiccato in pubblica piazza. Stiamo invece raccontando di una Giulia Sarti eroina che deve salvarsi dall’espulsione dal Movimento perché, ed è stata lei a dirlo chiaramente: “Se mi espellete io parlo”, un passaggio che nessuno ha colto. Lei ha detto chiaramente che non esce dal Movimento 5 Stelle perché può coinvolgere altri dentro questa storia. Nel Movimento sono stati bravissimi a manipolare la comunicazione di ciascuno di noi facendoci discutere di filmati di sei anni fa, che non hanno nulla a che fare con le cose di cui si parla. Ricordiamoci che Rocco Casalino si vantava di gestire Enrico Mentana con dei messaggi whatsapp dandogli delle informazioni precise”.