Ormai non passa giorno senza che ci sia un nuovo motivo di vergogna verso le istituzioni. Scempio dei politicanti a parte, come non vergognarsi del buonismo esasperato, della tolleranza oltre ogni limite, dell’indagare e spesso condannare chi (semplice cittadino o tutore dell’ordine) durante una rapina si è difeso mandando al creatore il bandito.
Ora è la volta della denuncia nei confronti di alcuni poliziotti "rei" di aver denunciato pubblicamente lo stato dei loro mezzi, delle loro armi e del loro equipaggiamento: secondo "l’illustre questore" che li ha denunciati i poliziotti si son macchiati dell’infamia di "aver danneggiato l’immagine della polizia".
A questo punto viene da chiedersi se il questore ha le traveggole oppure, cosa probabile, sia stato spinto all’ignobile passo da qualche ministro o dal capo del governo; si sa, la poltrona è cara e per essa si fa qualsiasi cosa.
Dal mio modesto punto di vista ritengo che chi si deve vergognare siano le istituzioni ed i loro capi, tutti con servizio di sicurezza con equipaggiamenti moderni ed auto efficienti, costoro dovrebbero, per un minimo di dignità, dimettersi. Ma la poltrona, come già detto, è cara e va difesa.
Certamente lo stato attuale delle Forze dell’Ordine non é imputabile all’inettitudine istituzionale attuale, essa è atavica; è iniziato con la loro demonizzazione da parte della sinistra. Rammento che già negli anni 60 i carabinieri, che facevano servizio di scorta alle autocolonne militari, spesso e volentieri rimanevano lungo il percorso poiché le moto non andavano. Una volta chiesi loro come mai le gomme delle loro moto fossero così mal ridotte, lisce e quindi pericolose; la risposta fu che per cambiarle era necessario raggiungere un minimo di chilometraggio. Ebbene, sono passati decine di anni, ma la mentalità non è cambiata, la poltrona è sacra ed il questore romano ne è la dimostrazione.
Forse a torto, ritengo che in uno stato moderno e democratico, a causa della situazione delle forze dell’ordine, andrebbe immediatamente rimosso sia il questore in questione sia il ministro dell’interno che nulla ha fatto per migliorare la deplorevole situazione da quando si è insediato. Ora Alfano cosà farà? Sicuramente nulla, al massimo dirà che è da sconsiderati diffondere insicurezza. Vabbè, paghiamogli pure lo stipendio.
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