Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi e capolista nel Nord-Ovest alle Europee per Forza Italia, intervistato dall’inserto Sette del Corriere della Sera, apre alle alleanze per le prossime elezioni politiche: "Le classi dirigenti ormai sono splittate, divise. E io considero paradossale che Cicchitto, Formigoni e Schifani, attivi in politica quando ero al liceo, pretendano di essere il Nuovo Centro Destra nella Terza Repubblica. Ma probabilmente ci alleeremo. Anche con Fratelli d’Italia e con la Lega. E con Casini, perché no?". E aggiunge: "In parte c’è un’incongruenza, certo. Ma preferisco vincere con una coalizione ampia che vedere i moderati sconfitti".
Renzi? “Io ponevo e pongo un problema: il nostro rapporto ‘riformista’ con Renzi può fare bene al Paese, ma non è detto che giovi al partito", "Renzi dal punto di vista culturale e politico è da Ppe".
Nella stessa intervista Toti replica alle critiche di Bondi: "Disdicevole. Una mancanza di rispetto incredibile nei confronti del suo leader e di tutti i volontari che stanno montando gazebo e distribuendo volantini in tutta Italia", "Bondi ha portato il ragionamento del mio fuori onda a una conclusione sbagliata: arrendersi".
Berlusconi stima alle Europee un risultato del 25%: "Me lo auguro – commenta Toti -, lui ha sempre detto che bisogna fare come a scuola: puntare al 10 per ottenere l’8".
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