Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, in occasione di un incontro al Pirellone dedicato al dl Dignità, parlando del futuro del partito fondato da Silvio Berlusconi ha detto: “Vogliamo occupare lo spazio libero tra Lega e Pd per dare all’Italia un governo di centrodestra. Nessuno pensi a inciuci. La mia storia è alternativa alla sinistra, la mia vita lo è. Io sono quello che ha battuto al parlamento europeo il candidato di Renzi”.
“Berlusconi – ricorda Tajani – è l’unico che ha sconfitto la sinistra. Come potremmo volere un accordo con il Pd? Noi vogliamo un governo nazionale di centrodestra. Vogliamo omogeneità e occupare uno spazio per dare vita a un centrodestra che si riconosca nei valori fondanti della nostra società”.
“Vogliamo vincere le europee e vogliamo che Berlusconi torni a essere votato dagli italiani dopo essere stato escluso in maniera fraudolenta dal Parlamento”. Tajani annuncia che partirà “a settembre una nuova campagna social per fare capire che ci siamo”.
“E’ già stata istituita la commissione che si occupa dei congressi” fa sapere Tajani, evidenziando che sarà “una stagione di rinnovamento e cambiamento, con volti nuovi e partecipazione democratica. Apriremo a liste civiche”. “Sono sicuro – chiosa – che alla fine ne usciremo vincitori”.
Sulla flat tax: “Mi pare che non ci sia una vera flat tax, ci sarà una flat tax annacquata che riguarderà una parte del Paese e, per trovare le coperture ci dovrà essere un aumento dell’Iva. Alla fine, per aiutare 300 o 400mila persone si farà danno al ceto medio composto da milioni e milioni di italiani”.
“Mi pare impossibile – ha proseguito Tajani – che si possa fare con lo stato attuale dei conti pubblici la flat tax, l’abolizione della riforma Fornero e il reddito di cittadinanza. Questo significa terrorizzare non tanto la Ue, ma i mercati. Gli investitori iniziano ad avere paura a causa delle incertezze di questo governo: la linea è quella di Tria o di Di Maio e Toninelli? “. “Siamo preoccupati – ha continuato Tajani – anche per i conti pubblici e lo spread. La crescita dello spread significa un aumento dei tassi di interesse su mutui che pagano imprese e famiglie e il suo aumento diventa una tassa aggiuntiva per tutti i cittadini. Un declassamento dell’Italia da parte delle agenzie di rating, inoltre, rischia di bloccare la Banca Centrale Europea che non potrà acquistare titoli di stato a fronte di un declassamento ulteriore”.