Antonio Tajani, parlando al congresso di Forza Italia, ha fatto riferimento all’emigrazione italiana: “Non vogliamo che le persone siano costrette ed emigrare, come già hanno fatto in tanti in passato”.
“Voglio dedicare un pensiero ai milioni di italiani che vivono all’estero”, ha continuato il titolare della Farnesina, “sono i nostri ambasciatori, grazie per tutto quello che avete fatto per portare l’immagine dell’Italia nel mondo. E voglio ricordare anche gli operai morti a Marcinelle: sono eroi caduti ai quali dobbiamo ogni anno rendere onore”.
La carica di segretario di Forza Italia è “una bella responsabilità, oggi ho ricevuto una risposta molto positiva” dal congresso nazionale, “ma siccome non c’è un erede di Berlusconi il mio compito è quello di avere una classe dirigente perché si possa, noi tutti quanti insieme, essere gli eredi di Berlusconi guardando al futuro”.
“Voglio ringraziare la famiglia Berlusconi, non ha mai fatto mancare il sostegno, non ha mai lasciato da sola Fi, non ha mai lasciato da solo il progetto di Silvio Berlusconi. Fi è stata forse una delle sue più geniali creature, e la famiglia Berlusconi quella creatura la vuol vedere crescere”.
Tajani ha poi ringraziato Gianni Letta, “che ci è sempre stato vicino”.
“Questa è la mia famiglia, quella a cui ho dedicato 30 anni della mia vita”. “Non so se è per l’amore per Forza Italia che mi sono commosso o perché sono vecchiarello”.
Rivolgendosi a Paolo Berlusconi, seduto in platea, Tajani ha detto: “Oggi abbiamo fatto un bel regalo a tuo fratello, credo, caro Paolo, con un Congresso che continua a battersi per quei valori di cui Berlusconi, che ora ci guarda dalla nuvoletta, è stato per trenta anni il portabandiera migliore”.