Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, oltre che segretario di Forza Italia, intervistato su SkyTg24, ha detto: “Guardo ai numeri, non faccio una competizione all’interno del centrodestra: se tutte le forze del centrodestra guadagnano voti sono contento. A me interessa che Forza Italia, dopo la scomparsa del nostro leader, possa continuare ad essere una grande protagonista della politica italiana ed europea”.
“I sondaggi ci danno ragione: i primi test elettorali, Molise, Abruzzo Sardegna e vedremo la Basilicata, ci dicono che stiamo andando in quella direzione. A me non interessa arrivare secondo, primo o terzo, mi interessa che si consolidi il consenso per un’anima popolare nella maggioranza di governo e nel paese, una forza rassicurante alla quale i cittadini possano affidarsi”.
Sul tema del condono edilizio “noi abbiamo una proposta di legge di FI già incardinata al Senato sulla rigenerazione urbana, se si vuole lavorare assieme e tutta la maggioranza viene sulle posizioni di Forza Italia noi siamo ben lieti”.
“Se adesso il ministro Salvini farà una proposta che va in quella direzione saremo ben disposti a supportarla”, ha aggiunto Tajani che ha precisato di essere contrario “per principio al condono per abusi che offendono l’ambiente e chi ha pagato le tasse”, ma che “qualche sanatoria può essere giustificata e giusta”.
“In linea di principio non sono contrario al finanziamento pubblico dei partiti, se ne può parlare”. “È un argomento da non sottovalutare”, ha aggiunto Tajani, “la politica ha dei costi e i partiti sono dei collegamenti tra i cittadini e le istituzioni”, precisando però che “serve trasparenza”.
“I conti pubblici hanno una situazione complicata che deriva dal pessimo uso del Superbonus, che in teoria poteva essere una buona scelta ma che – in assenza di controlli – ha fatto sì che troppi imbroglioni hanno preso i soldi e li hanno portati magari all’estero senza poi utilizzarli”.
“Quindi – ha proseguito – non c’è stato un beneficio per l’economia, per l’industria dell’edilizia, ma c’è stato un beneficio per troppi imbroglioni. Sono stati buttati al vento troppi soldi, quindi adesso bisogna evitare che ci sia uno scatafascio nei conti pubblici”, ha aggiunto.
Sul caso Regeni: “Noi non abbiamo mai rinunciato alla ricerca della verità. In ogni incontro con Al-Sisi abbiamo sempre insistito su questo argomento. Lo facciamo con discrezione senza trasformare le iniziative in manifestazioni politiche”. Abbiamo già “ottenuto la possibilità che Patrick Zaki tornasse Italia, speriamo di ottenere anche un risultato positivo sulla vicenda Regeni, tema per cui stiamo lavorando. Certamente non rinunciamo alla ricerca della verità. Abbiamo insistito sul governo egiziano su questo argomento e attendiamo risposte concrete. Non possiamo dare ordini ma lavorare con un’opera di persuasione”.