Silvia Sardone, 32 anni, segretaria di Forza Italia a Sesto San Giovanni e consigliere di zona 2 a Milano, ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio 24, risponde alle critiche dei colleghi di partito dopo le sue dichiarazioni sulla necessità di un rinnovamento e un cambio generazionale all’interno di Fi. “Ho posto il tema del rinnovamento nel partito e per questo sono stata attaccata. A me non interessa né formattare né rottamare, ma che il partito non finisca con il morire lontano dai cittadini”.
“La critica che mi ha fatto più arrabbiare in questi giorni – continua – è che prima dovrei fare militanza. Io sono tesserata da quando ero minorenne, ho fatto centinaia di banchetti a Milano e ho attaccato più manifesti di quelli che mi criticano”.
Sardone commenta poi la possibilità che venga candidata a sindaco di Milano nelle prossime elezioni amministrative: “Io sono a disposizione del partito e correrò come consigliere comunale, poi se ci saranno delle altre proposte da parte del partito direi di sì, anche se in questo momento mi sembra fantapolitica”. “Alleanza con la Lega a livello nazionale? L’abbiamo sempre fatta e quindi perché no, basta trovare programmi comuni. Sicuramente meglio la Lega del Partito Democratico”.
LARA COMI, “SARDONE NON IMITI RENZI” "C’è molta voglia di imitazione renziana, nel partito. Il tema piuttosto è quello del rinnovamento, che non passa per l’anagrafe ma per il merito. Ben vengano i giovani che vogliono darsi da fare. Ma facciano prima gavetta. Non si può pensare di andare in tv e sparare sentenze senza esperienza". Così l’eurodeputata azzurra Lara Comi in una intervista a Repubblica commenta le prese di posizione di Silvia Sardone:
"Chi dice che i vecchi devono andar via per poi prenderne il posto, non va bene. Devi pur sempre rappresentare qualcuno. Io in tv ci vado, ma perché dietro di me ho 84 mila preferenze, nonostante il partito non mi abbia sostenuto alle ultime Europee. Anche questa storia delle belle presenze, non è un criterio, non funziona più. E di urlatori ne abbiamo già abbastanza".
Secondo Comi "bisogna tenere tutti uniti. Da Fitto a Romani, premiando il merito e le preferenze. E scappare non è mai la soluzione. Altro discorso è se Berlusconi cancella del tutto Forza Italia e dice: ‘Mi avete stancato’. La scelta sarebbe sua. Non lo auspico, ma a quel punto sognerei un grande partito popolare italiano. Per adesso, tutti testa bassa e lavoriamo alla campagna elettorale". E conclude: "Forza Italia va rifondata, partendo dal basso".
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