Per Forza Italia Matteo Renzi e Ignazio Marino “sono il nome della disgrazia italiana”. In una nota del Mattinale, foglio politico redatto dallo staffi Fi della Camera, si legge: “Marino lascia a Roma ‘macerie’, scrive l’Osservatore romano. Queste macerie pero’ non sono opera di un uomo solo in bicicletta. Sono figlie di Renzi e del Partito democratico".
"Marino-Renzi-Pd. Due persone e un partito: sono il nome – continua il foglio brunettiano – della disgrazia italiana, e non si possono separare l’uno dall’altro, sono una sorta di Trimurti che si e’ presa il potere, si tengono insieme, e come sono ascesi sono destinati a sprofondare”.
Intanto il centrodestra guarda al futuro. E prova a riconquistare Roma. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, tra i nomi che circolano con maggiore insistenza per quanto riguarda la poltrona da primo cittadino nella Capitale, osserva: se alle amministrative ”il centrodestra si presenta unito puo’ dare la spallata definitiva a un governo non eletto, e Renzi dovrebbe finalmente misurarsi con il voto degli italiani”. E’ ciò che anche Silvio Berlusconi ha detto più volte: il centrodestra compatto vince.
”Si vota a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli – ha aggiunto Meloni – e il voto avra’ valenza nazionale. Il centrodestra lo deve affrontare cercando la piu’ ampia compattezza possibile. Puo’ vincere in diverse realta’, ma bisogna partire dal progetto comune più che dai nomi”.
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