A metà settimana, tra mercoledì e giovedì, una parte importante del centrodestra italiano sarà a Malta per il congresso del Ppe. All’appuntamento parteciperanno una cinquantina di azzurri, cinque esponenti di Alternativa popolare, otto componenti di ‘Per l’Italia’, la pattuglia dell’Udc. Sarano presenti Angelino Alfano, Rocco Buttiglione, Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi…
Ci sarà anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che secondo quanto si apprende non dovrebbe intervenire dal palco. Tuttavia, il Cavaliere spera di essere accolto bene dall’assemblea: l’uomo di Arcore si augura di poter in qualche modo concorrere all’accelerazione della sentenza di Strasburgo.
Assume particolare importanza l’incontro del Ppe in un momento in cui il centrodestra italiana è diviso tra sovranisti e moderati. Silvio da una parte porta avanti i rapporti con il Carroccio, dall’altra il dialogo con Alfano, quell’Alfano che a Salvini non va proprio giù.
Intanto il Matteo padano afferma con sicurezza di essere pronto al voto. “Salvini premier” è uno slogan che per la prima volta comparirà sui manifesti leghisti in vista del corteo di Verona, il prossimo 25 aprile. Ma Berlusconi non è ancora pronto ad abbracciare il progetto leghista, lui vuole continuare a tenere la barra al centro. E così lavora per rinnovare il partito.
Prosegue infatti l’attività scouting per ridare nuova energia a Forza Italia. Il Berlusca non rinuncia all’idea che da tempo gli rimbalza in testa, quello di ricominciare partendo dalla società civile, dagli imprenditori, dai liberi professionisti, dal mondo della cultura e dell’impresa. Il piatto piange, in Forza Italia, e dunque Berlusconi ai suoi dice chiaramente che i futuri dirigenti dovranno essere capaci di trovare anche risorse per il partito, che dovrà imparare ad autofinanziarsi sempre più. Anche attraverso il due per mille, che nelle casse di FI ha portato solo 600mila euro, rispetto al Pd che ha raccolto 7milioni. Berlusconi guarda questo dato e salta dalla sedia: “Ma com’è possibile? Una discrepanza del genere è inaccettabile!”, sbotta.
C’è addirittura tra gli azzurri chi è pronto a scommettere che per ovviare alla carenza di risorse qualcuno vorrebbe far tornare chi è andato via e vuole riavvicinarsi alla casa madre, visto che ogni parlamentare acquisito porta 50mila euro in dote. I debiti di Forza Italia ammontano a circa 6 milioni di euro e in qualche modo bisogna pur pagarli.
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