Stefano Parisi, l’uomo incaricato da Silvio Berlusconi in persona di rinnovare Forza Italia, nel pomeriggio di un caldissimo lunedì romano ha riunito nella sede di FI a San Lorenzo in Lucina i coordinatori regionali azzurri per delle ‘consultazioni’. "C’e’ un clima molto positivo, da ognuno di loro sta arrivando la fotografia della situazione a livello regionale, organizzativa, politica, i risultati elettorali degli ultimi dieci anni”, ha spiegato Parisi. “Quindi si puo’ fare un buon lavoro di analisi che e’ la base perche’ io poi produca questo rapporto che devo portare a Silvio Berlusconi". "C’e’ un clima molto favorevole sono tutti molto disponibili a collaborare".
Nel pomeriggio Parisi ha visto i coordinatori di Toscana, Umbria, Abruzzo, Piemonte e Sardegna mentre, in serata quelli di Calabria, Trentino-Alto Adige e Molise.
A chi gli chiedeva delle perplessità avanzate da alcuni nel partito sul mandato ricevuto da Silvio Berlusconi per rilanciare gli azzurri, Parisi ha risposto: “Non c’è nessuna perplessità, io devo fare soltanto un lavoro di ricognizione e di analisi che sto facendo. Credo che oggi il vero problema e’ quello di rivolgersi agli italiani, all’opinione pubblica, a far tornare le persone a votare per il centrodestra. Le alchimie tra i diversi leader credo che interessino poco agli italiani".
Intanto Parisi avrebbe chiesto il bilancio del gruppo di Montecitorio e Palazzo Madama. La missione Parisi continua però ad essere mal digerita all’interno del partito, nonostante lui provi a fare il diplomatico. Oggi sulle pagine del Corriere della Sera è arrivato il duro attacco di Altero Matteoli, decano della politica e soprattutto attivissimo in Forza Italia. "Io dal signor Parisi non mi faccio certo radere al suolo… Tabula rasa la fa a casa sua, non nella casa di tutti perché Forza Italia ha una classe dirigente migliore dell’immagine che se ne dà – spiega – Per cui, se Stefano Parisi vuole dare una mano a tutti noi, ben venga… Ma nessuno lo consideri l’unto del Signore che, da solo, risolve i problemi". Abbiamo come l’impressione che il compito di Parisi non sarà affatto facile.
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