Forza Italia presenterà in Commissione esteri alla Camera dei deputati una risoluzione a firma Orsini, Gelmini, Valentini e Carfagna sul caso in Venezuela.
Gli azzurri chiedono al governo di assumere “una posizione univoca, in linea con quella delle altre maggiori nazioni europee” sul Venezuela; l’esecutivo lavori “in sede europea per un atteggiamento comune dell’Unione, che sostenga con forza la legittima espressione democratica del popolo venezuelano rappresentata dal Parlamento, negando quindi ogni ulteriore riconoscimento all’illegale regime di Maduro e appoggiando la necessità di ripristinare i diritti civili e democratici, compreso il sostegno alla richiesta di immediate elezioni libere nel Paese sudamericano”.
Inoltre, si attivi “per prestare immediatamente soccorso ai connazionali italiani in pericolo, per favorire l’ingresso senza impedimenti di aiuti umanitari nel paese, al fine di evitare che la crisi umanitaria e sanitaria si aggravi ulteriormente”.
“È necessario – aggiungono i deputati azzurri – garantire il diritto del popolo venezuelano di decidere liberamente il proprio futuro e di scegliere democraticamente la guida politica del paese, molti Paesi si sono da subito schierati in appoggio alle centinaia di migliaia di venezuelani e a coloro che in questi anni si sono battuti con coraggio, sacrificio e sofferenza per restaurare la libertà in Venezuela contro il regime chavista”.
Inoltre, “occorre che l’Unione europea sostenga in modo chiaro e univoco il ripristino della democrazia in Venezuela, scongiurando il pericolo di una guerra civile e assumendo una posizione comune e condivisa, al di là delle singole dichiarazioni da parte di Paesi membri. Grande è anche la preoccupazione che l’uso della forza e gli atti di violenza, compiuti in questi giorni dalle forze di sicurezza ai danni di cittadini venezuelani, che chiedono la restaurazione della legalità democratica, degeneri ulteriormente, con il pericolo di una vera guerra civile, inasprendo – conclude il movimento azzurro – la repressione traducendosi in ulteriori e drammatiche esplosioni di violenza ai danni della popolazione”.