Continua il dibattito all’interno di Forza Italia dopo il flop alle Europee. All’interno del partito azzurro crescono le tensioni e così i ballottaggi rischiano di diventare un’ulteriore resa dei conti.
Continua il confronto fra il cerchio magico di Silvio Berlusconi e gli uomini più vicini a Raffaele Fitto. Giovanni Toti, consigliere politico del Cavaliere, intervistato dal Corriere della Sera ribadisce il no alle primarie: ”Farle oggi significherebbe aprire un braccio di ferro tra macchine organizzative di vecchi potentati e dirigenti, amministratori e nuovi volti che in questo quadro verrebbero spiazzati e marginalizzati”. ”La conta brutale dei numeri non garantisce affatto una selezione della migliore classe dirigente”.
Dall’altra parte Fitto non molla e ha intenzione di proseguire a dare filo da torcere fino alla fine senza lasciare Forza Italia. A chi gli sta più vicino, in queste ore ha ripetuto di essere abituato a fare le battaglie, anche quelle più dure, all’interno del partito. Secondo lui, in tanti vorrebbero farlo fuori.
L’ex ministro, “mister preferenze” alle recenti elezioni europee, non capisce perché il dibattito interno si concentri su di lui. Il vero problema, spiega, sono i voti che abbiamo perso.
Secondo quanto si apprende, intanto, Berlusconi avrebbe convocato ad Arcore un vertice urgente, a cui dovrebbero partecipare solo le persone a lui più vicine, come Maria Stella Gelmini, Paolo Romani, e naturalmente Toti. L’ex presidente del Consiglio sarebbe davvero stanco delle beghe interne: concentriamoci su programmi e organizzazioni, avrebbe chiesto a uomini e donne del suo partito. Un appello che, finora, è rimasto inascoltato.
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