L’economista Antonio Martino, uno dei fondatori di Forza Italia, non condivide l’analisi di Giuliano Urbani, che parla di Forza Italia come di un ”partito finito” e critica la ‘ridiscesa in campo’ del Cav, bollandola come ”velleitaria, perchè non ha più le caratteristiche potenziali per vincere”.
”Con Giuliano – spiega Martino – spesso sono stato in disaccordo durante tutta la mia vita, non è la prima volta che non condivido le sue posizioni… La verità è che il gesto di Berlusconi è spiegabile solo con una motivazione idealistica: non ha deciso di candidarsi alle Europee perchè spera di guadagnare qualcosa, ma lo fa per spirito di servizio, è convinto che l’Italia sia in pericolo e sia suo dovere fare il possibile per salvarla…”.
Forza Italia ha ancora chance di farcela, spiega l’ex ministro Martino, tessera numero due del movimento azzurro lanciato nel ’94. Molto dipenderà proprio dal suo fondatore, Berlusconi: ”Io non lo so se Fi è finita come dice Urbani – dice all’Adnkronos -, io so solo che Fi è Berlusconi. E se lui decidesse di mollare, probabilmente il partito azzurro non reggerebbe il trauma. Ma non è escluso che in questo tempo che gli resta di impegno politico Berlusconi riesca a dare un suo successore e una struttura che possa reggere nel tempo”.
”Non dimentichiamo che i partiti nascono per dare risposte ai problemi reali e i problemi posti nel ’94 oggi ci sono quasi tutti. Quindi – conclude – la ragione che esista un partito come Fi è forse maggiore oggi di quanto fosse allora”.