Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, ospite di Rtl 102.5, a proposito del voto su Bonafede, ha detto: “Chi pensava che Italia viva, il partito di Matteo Renzi, potesse rappresentare il mondo liberale, moderato, garantista, oggi si deve ricredere. Mantenere al suo posto un ministro come Bonafede, che rappresenta la negazione stessa dei principi liberali e dello Stato di diritto, per me e’ una scelta molto grave”.
“Il voto al Senato sulla mozione di sfiducia a Bonafede ha confermato quello che gia’ sapevamo: il governo delle quattro sinistre si ricompatta quando in gioco c’e’ il potere”.
Forza Italia andrà in piazza il 2 giugno con Lega e Fratelli d’Italia: “Sull’Europa abbiamo delle visioni leggermente diverse ma, comunque, il 2 giugno andremo in piazza insieme, in modo molto composto, adeguato alla gravità del momento. I nostri alleati hanno accettato le preoccupazioni che noi avevamo per la manifestazione. Fi lo farà perché il centrodestra unito ha le idee, l’esperienza e la capacità di far ripartire il Paese”.
“Saremo in piazza – ha aggiunto il leader azzurro – insieme alle categorie che stanno soffrendo, per chiedere al governo di fare in fretta, di mantenere le promesse di aiuto fatte al mondo produttivo. Aiuti che sono davvero troppo pochi e che arriveranno in ritardo, perché sono dispersi in mille rivoli, senza un disegno complessivo. Ci sono settori come la scuola paritaria, l’agricoltura, il turismo o i disabili, che stati sono completamente ignorati. Quelle del governo sembrano più promesse elettorali tese a soddisfare interessi specifici che non provvedimenti nell’interesse di tutti gli italiani”.
“RECOVERY FUND ARRIVI ALMENO A MILLE MILIARDI”
“E’ positivo che due grandi paesi come Germania e Francia abbiano preso iniziativa nella direzione giusta”. “La presa di posizione di Merkel e Macron e’ molto importante perche’ coglie il principio di erogare contributi a fondo perduto e non solo prestiti. Tuttavia l’entita’ della proposta franco-tedesca e’ ancora insufficiente”.
“Bisogna che il recovery fund arrivi almeno a mille miliardi, di cui la meta’ a fondo perduto. Capisco – ha evidenziato – che un contribuente olandese, austriaco o svedese possa temere di doversi fare carico dei debiti dei paesi meno virtuosi. A quei contribuenti va spiegato che la tenuta dell’Europa e’ nell’interesse di tutti”.
Per Berlusconi “la cancelliera Merkel e’ sempre stata molto aperta alle situazioni della realta’. Non ho mai trovato in lei posizioni negative rispetto alle proposte che facevamo. Anche in questa occasione ha dato prova di agilità”.
ALITALIA, “NON CI SONO ALTERNATIVE A INTERVENTO PUBBLICO”
“Quando ero al governo ero riuscito a salvare Alitalia ricorrendo al capitale privato. Errori gestionali successivi, hanno compromesso il risultato di questo lavoro. Oggi l’intervento pubblico sembra non avere alternative, pero’ la parola andra’ restituita al mercato nel piu’ breve tempo possibile”.
Rispondendo a una domanda su Fca, il Cavaliere ha aggiunto: “Oggi aiutare le imprese non significa fare un piacere alle aziende o ai loro proprietari. Vuol dire fare l’interesse dell’Italia. Sarebbe assurdo escludere un’azienda come Fca, una grande impresa con una forte componente italiana, per il fatto di avere la sede legale in Olanda. Del resto, anche una nuova societa’ del mio gruppo ha da poco trasferito la sua sede legale in Olanda, non per ottenere vantaggi fiscali ma perche’ la legge olandese tutela meglio, nelle societa’ quotate, il ruolo dell’azionista di maggioranza rispetto a possibili scalate o turbative”.