Il riavvicinamento tra Forza Italia e Lega, che ha rinsaldato l’asse del centrodestra, è la dimostrazione della situazione in cui si trova il partito fondato da Silvio Berlusconi. Forza Italia è a un bivio e quello che deciderà in futuro, al di là di ciò che si è detto nei vertici di Arcore e di Palazzo Grazioli con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, non sarà determinante solo per il centrodestra e per il quadro politico nazionale ma anche per Forza Italia stessa.
Il partito azzurro ha scelto di stare all’opposizione di questo governo, nonostante alle elezioni del 4 marzo scorso abbia corso con la Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia. Anche queste ultime due forze politiche del centrodestra sono all’opposizione.
Sappiamo tutti cosa è accaduto. Dalle urne non è arrivata una maggioranza netta e a causa del veto del Movimento 5 Stelle ad un accordo con Forza Italia e di quello della Lega ad un accordo con il Partito Democratico, è nato questo governo giallo-verde, che è sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega.
La situazione del partito fondato dal Cavaliere è preoccupante. Alle elezioni del 4 marzo scorso, Fi è stata scavalcata dalla Lega. I motivi sono parecchi, ma quelli principali sono stati l’impossibilità di Berlusconi di candidarsi, le scissioni subite negli anni (penso al caso di Denis Verdini) e la mancanza di una classe dirigente capace di dialogare con le persone.
Per esempio, nella mia zona ho visto il gazebo e le manifestazioni della Lega, ma non quelli di Forza Italia. Essere lontano dal territorio ha fatto perdere tanti voti al partito, il quale ancora oggi vede dei sondaggi negativi. Qui sta il punto.
Forza Italia sta all’opposizione, ma tanti deputati e senatori della Lega che sono stati eletti con il sistema dei collegi uninominali sono lì anche grazie a molti voti azzurri. Lo stesso dicasi per i parlamentari di Forza Italia eletti nei collegi uninominali, che hanno avuto i voti della Lega. Inoltre, il Carroccio porta nel governo giallo-verde anche dei punti programmatici del centrodestra. Ora, se Forza Italia scegliesse un’opposizione dura e senza sconti si allineerebbe al Partito Democratico. Da qui nascono i problemi. Il partito di Berlusconi è all’opposizione, ma non può votare contro quei provvedimenti proposti dalla Lega. Se lo facesse, tanta parte del suo elettorato gli volterebbe le spalle ancora una volta.
Se Forza Italia fosse decisamente all’opposizione perderebbe tanti voti ed indebolirebbe il centrodestra, creando le condizioni per un duello solo tra Movimento 5 Stelle e centrosinistra (Partito Democratico, Alternativa Popolare e alleati, forse anche Liberi e Uguali). Un duello da cui uscirebbero vincitori i pentastellati e non certo dem e compagni. Allora anziché avere un governo giallo-verde ci troveremmo con un governo giallo e basta.