Tanta pioggia, pochi giri e nessuna voglia di rischiare nel giorno del ritorno in pista della Formula 1 dopo la lunga pausa estiva. Il Circus torna dalle vacanze catapultandosi tra le Ardenne di Spa-Francorchamps dove sembra essere arrivato l’inverno. Un tempo da lupi che ha convinto tutti i piloti a fare meno chilometri possibile nelle prime due sessioni di prove libere in vista del Gran Premio del Belgio, guidate, con tempi dal significato irrisorio, dalla Sauber di Kamui Kobayashi (2’11’389) al mattino e dalla Marussia di Charles Pic nel pomeriggio (2’49’354). Una falsa partenza quella vista sul circuito inondato di Spa che ha praticamente rimandato a domani i primi verdetti sulla situazione dei rapporti di forza tra i maggiori team ad oltre un mese dall’ultimo Gran Premio in Ungheria. Tutte le squadre sono state costrette ad adattare il programma di lavoro della giornata alle condizioni della pista.
Anche la Ferrari, che oggi ha festeggiato il 65/o compleanno del presidente Luca Cordero di Montezemolo, ha scelto di minimizzare i rischi limitandosi a fare i chilometri necessari per effettuare un paio di prove di partenza. Nel corso delle prime libere per Felipe Massa non e’ stato possibile nemmeno raggiungere questo obiettivo perche’ – come spiega la casa di Maranello – ‘il propulsore della sua F2012 ha ceduto proprio mentre stava affrontando l’ultima chicane prima della griglia di partenza’. Una volta sostituito il motore nella pausa fra le due sessioni, il pilota brasiliano ha optato per una prova di partenza dalla posizione di pit-stop anche per ridurre al minimo i chilometri sulle gomme da bagnato estremo che, per regolamento, sono limitate in ogni Gran Premio.
Alonso e’ rimasto nel box fino all’ultimo, poi ha effettuato lo stesso programma della mattina, lasciando la pit-lane soltanto per una prova di partenza sulla griglia. Il totale dei chilometri percorsi dai due ferraristi e’ stato cosi’ inferiore ai cento chilometri: sette le tornate effettuate da Alonso, quattro da Massa per un totale di 77 chilometri e spiccioli: troppo poco per trarre qualsiasi tipo di indicazione. L’unico sussulto in pista nelle prime libere arriva da una sbandata sulla leggendaria compressione dell’Eau Rouge di Michael Schumacher che in vista della sua gara n.300 ha indossato un casco inedito sotto gli occhi del pubblico che ha sfidato una giornata proibitiva per vedere solo pochi giri nel giorno del ritorno della Formula 1 a Spa. Tifosi ‘accarezzati’ dal campione del mondo Sebastian Vettel per la loro devozione nonostante la pioggia: ‘E un peccato quando c’e’ tanta acqua, ci sarebbe piaciuto molto andare in pista di piu’, ma non e’ stato possibile. Peccato soprattutto per i tifosi, speriamo che domani possano tornare con i vestiti asciutti. Speriamo domani di vedere qualche raggio di sole perche’ non si puo’ correre in queste condizioni’.
A riprova della giornata da dimenticare anche le parole del pilota della McLaren Jenson Button: ‘nelle prime libere la situazione era migliore perche’ si poteva fare un paio di giri. C’era all’aquaplaning in rettilineo, ma era sufficientemente sicuro per poter fare qualche accelerazione. Nel pomeriggio invece – aggiunge Button – la pista era estremamente bagnata, e l’unica ragione per cui qualcuno ha tentato di girare era di fare qualche prova di partenza. Oggi non si poteva spingere, non era proprio possibile’.
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